EDITORIALE

Il Collegio delle Dimesse presenta….. Il Sole 24 Suore: il primo blog della scuola è finalmente online! Qui potrete trovare tutte le attività raccontate dalla voce dei ragazzi: gite, esperimenti, gare, attualità e, perché no, anche gossip, astrologia e umorismo! Stay tuned!

GITA A CIVIDALE E BOTTENICCO

Il 19 maggio le seconde del Collegio Dimesse sono andate in gita a Villa Claricini Dornpacher di Bottenicco e al Museo Archeologico Nazionale di Cividale. 

Io e la mia classe abbiamo iniziato la visita alla villa con una bravissima guida che ci ha raccontato che fu edificata intorno alla metà del XVII secolo dalla famiglia Claricini, che si era trasferita in Friuli nel 1260.

 L’ ultima erede e proprietaria della villa, non avendo figli, decise di fondare un’associazione per riuscire a mantenere intatta la bellezza della reggia e questa associazione ancora oggi  organizza visite guidate e laboratori in questo magico luogo.

All’interno di questo bellissimo edificio i conti avevano fatto costruire una cappella che ancora oggi viene usata per celebrare matrimoni.

Il giardino della villa è decorato con statue ,piante di limoni e molti alberi particolari.

Vi è anche una grande cantina con delle stanze in cui entrambe le seconde hanno potuto lavorare a un progetto chiamato “amanuensi per un giorno”, visto che nel passato uno dei conti Claricini, appassionato di scrittura onciale, si era dedicato alla copiatura e miniatura della Divina Commedia.

Una volta finito il lavoro, abbiamo mangiato, siamo andati nel giardino a "rilassarci "un po’e ci siamo recati al museo di Cividale.

Qui la guida ci ha spiegato tutte le procedure dello scavo archeologico soffermandosi su vestiti, armi, spille e animali rinvenuti nelle tombe longobarde.

Al termine della visita siamo stati coinvolti in una fantastica caccia al tesoro: dovevamo cercare i vari reperti e descriverli.

I vincitori hanno ricevuto una spilla come premio.

Alla fine del pomeriggio ci siamo mangiati un meritato gelato coi nostri professori.

Gioia Blasoni

Camilla Franzi

Eliora Venuti

GLI EFFETTI DELLA TECNOLOGIA AL GIORNO D’OGGI

Ecco a voi l’ultimo mio articolo di quest’anno! Ho voluto per l’occasione affrontare un tema spinoso come quello degli aspetti positivi e negativi della tecnologia!

Lo sviluppo della tecnologia è stato fondamentale nel corso degli ultimi tempi, esso ha infatti

rivoluzionato in maniera totalizzante il nostro modo di comunicare. 

Ma quali possono essere gli effetti benefici dello sviluppo della tecnologia nella società di oggi? 

Grazie ad essa possiamo essere sempre connessi: questo ci ha fatto cambiare molte abitudini  perché oggi, per esempio, non possiamo immaginare una vita senza i numerosi siti e-commerce che danno la possibilità di comprare qualsiasi cosa, ricevendola direttamente a casa. Grazie a internet, inoltre, si possono organizzare viaggi risparmiando sia tempo che denaro.

Oggi si parla molto anche di smart house o di case intelligenti con elettrodomestici intelligenti con cui, tramite lo smartphone, possiamo monitorare molte azioni che si svolgono in casa, anche a distanza, da remoto.

Insomma i progressi sono davvero tanti!

Anche per quanto riguarda l’accesso alle informazioni e le relazioni sociali si assiste oggi ad un sempre maggiore sviluppo di social media come Facebook, Twitter o Instagram e grazie ad essi possiamo restare in contatto tutti in qualunque momento, superando quelli che possono essere definiti i classici ostacoli spazio-temporali.

Bisogna però sottolineare il fatto che troppe ore trascorse davanti ad uno schermo, ad esempio, possono

tradursi in danni fisici e psicologici: sovrappeso, sedentarietà, danni alla vista e all'udito (per il volume eccessivo con cui si ascolta la musica, ad esempio).

I mezzi tecnologici, infatti, sebbene ci offrano molte opportunità di sviluppo e di apprendimento,

allo stesso tempo nascondono molti rischi: dipendenza (patologica) da internet, cyberbullismo, violenza, pornografia, violazione dei propri dati, furto di identità, e molto altro.

Gli adolescenti che tendono a isolarsi attraverso l'uso della tecnologia, vanno incontro al rischio di una perdita di contatto con il contesto sociale in cui vivono e a una contrazione delle relazioni. Ciò, di conseguenza, può portare a rimanere indietro dal punto di vista dello sviluppo emotivo, affettivo e relazionale. 

Anche internet inquina l'ambiente e il pianeta: questo avviene poiché le attività online vengono alimentate da enormi quantità di elettricità che, nella maggior parte dei casi, non viene prodotta da fonti rinnovabili, ma da fonti limitate e fortemente inquinanti, come per esempio il carbone.

E’ impossibile, infine, non citare le truffe che utilizzano tutti i tipi di approcci subdoli per rubare i dati personali con cui poter utilizzare carte di credito o conti bancari. Il rischio di diventare vittima di truffe online è enormemente aumentato.

Secondo me l'avanzamento tecnologico è sicuramente qualcosa di positivo, ma ci condiziona continuamente anche nelle scelte più semplici. Ad esempio i modelli fisici, seguiti spesso dalle ragazze e assolutamente inarrivabili, fanno sentire queste ultime inadeguate.

Mi auguro che in futuro il vantaggio della tecnologia venga, in alcuni casi, sfruttato meglio.

Giulia Iridio

PREMIAZIONE CONCORSO "IL SOLE PER AMICO"

Venerdì scorso la mia classe, la 2^B, è stata premiata online per essersi piazzata al secondo posto al Concorso “Il sole per amico: impariamo a proteggere la pelle” rivolto agli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado. 

Il concorso è stato indetto nell’ ambito di una campagna di sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori della pelle e, in particolare, del melanoma maligno cutaneo, promossa dall’ Intergruppo Melanoma Italiano (IMI). Lo scopo era contribuire ad aumentare la consapevolezza dei danni provocati da una scorretta esposizione alle radiazioni ultraviolette, sia naturali (raggi solari) che artificiali (lampade e lettini solari), non solo tra gli studenti ma anche tra le loro famiglie, attraverso la produzione di brevi cortometraggi in grado di interpretare ed esprimere i temi di tale campagna di sensibilizzazione.

Quando la prof.ssa Comisso ha letto il bando di concorso non ci ha pensato due volte e, anche per motivi personali, ha deciso di partecipare con la mia classe. In questa “impresa” è stata aiutata dai prof.ssori Del Fabbro e Di Giusto che hanno curato la parte tecnica.

Abbiamo registrato un breve cortometraggio dal titolo “Attenzione! La prevenzione è la tua unica opzione”. Non interpretavamo dei personaggi, ma alcuni di noi hanno rappresentato i raggi solari, una parete cellulare, altri il neo, altri ancora un melanoma. Abbiamo messo in scena, in particolare, cosa accade quando il melanoma invade i tessuti.  Nella parte finale del video invece abbiamo proposto alcuni consigli per evitare che ciò accada. Da qui il senso del titolo che abbiamo scelto. La prevenzione è importantissima!

Girare il video è stato molto divertente e un’occasione per fare lezioni “diverse” e divertenti all’aria aperta. Nel video si può notare una comparsa, se lo osservate attentamente comparirà più volte un piccione!

Venerdì scorso, come dicevo, siamo stati premiati. Erano presenti diverse autorità del settore tra cui il l Prof. Ignazio Stanganelli, Direttore del Centro di Oncologia Dermatologica, Mario Mandalà, Medico specialista in Oncologia Medica dell’Università di Perugia Unità di Oncologia Medica, Luca Tucci, Dirigente del Ministero dell’Istruzione (da cui era indetto il Concorso), Tiziano Fazzi, manager specializzato nell’Educazione Digitale. E’ stato emozionante e tutti noi eravamo veramente fieri del nostro lavoro. Abbiamo vinto 1500€ che la nostra scuola spenderà per rendere ancora più ricca la nostra aula di scienze.  

Giorgia Turco

Classe 2B - Collegio DImesse Udine.m4v

ANAFFETTIVITA' PERSONALE

Ciao a tutti!Oggi vi vorrei parlare di un argomento che mi sta molto a cuore e sul quale ho fatto alcune ricerche personali: quello dell’anaffettività familiare.

Spesso ci  viene proposta un'idea di genitorialità errata e non tutti i genitori sono in grado di essere abbastanza presenti per i figli. Nel caso delle persone anaffettive ancora peggio.

Partiamo dall'etimologia della parola “anaffettivitá”: essa descrive l’incapacità di provare emozioni o sentimenti. La persona anaffettiva solitamente si dimostra fredda  e distaccata e un genitore anaffettivo spesso non è in grado di mostrare riguardo e amore verso i propri figli.

Per queste persone è bandita ogni forma  di affetto e rassicurazione.  Purtroppo accade che i figli di genitori  anaffettivi percepiscano di non meritare l’amore dei genitori  né quello di nessun altro.

Può capitare che il genitore anaffettivo veda i figli come un “mezzo” per avverare i propri desideri e per cui cerca di plasmare la loro mente.

Ma perché un genitore non riesce ad amare il proprio figlio?

Probabilmente la persona anaffettiva non si ama in maniera genuina e di fatto non riesce nemmeno ad amare gli altri. In alcuni casi ,invece, si tratta  di un’immaturità  psicologica scaturita dalla responsabilità di doversi occupare di un’altra persona:  non tutti sono pronti a fare delle rinunce o sacrifici.

Ci possono essere anche casi in cui un genitore può aver vissuto da piccolo in una famiglia da un disturbo della personalità come: narcisismo, schizofrenia e il disturbo evitante della personalità.

In età adulta il figlio che è cresciuto in questo ambiente familiare cercherà continuamente le attenzioni e l’approvazione del genitore o può darsi che si crei il cosiddetto stile di attaccamento insicuro-evitante: i figli smettono di cercare i genitori e di relazionarsi con loro e si concentrano  sull’ambiente esterno, esplorando da soli. Crescendo ,quindi, è possibile che i bambini diventino loro stessi indifferenti nei confronti dei loro genitori senza rendersi conto di quanto questa indifferenza sia dolorosa.

Ma come possiamo superare il dolore?

Ci sono 4 step che bisogna superare per potersi sentire finalmente bene:

Bisogna spostare il focus sui nostri punti di forza e non sulle nostre mancanze! 

Questo articolo lo dedico a chi non ha ancora capito quanto vale e auguro a tutti di vivere in serenità e soprattutto coltivando l’amore per sé stessi.

Giulia Iridio

IL SAPONE DELLE DIMESSE

Gli alunni delle classi 2A e 2B che hanno partecipato al corso di potenziamento di scienze hanno creato in laboratorio i saponi naturali con olio di oliva. Ma che origini ha il sapone?

Le origini del sapone sono incerte, ma molto antiche. La sua scoperta è attribuita ai babilonesi e la si fa risalire al 2800 a.C. Si nomina il sapone anche nella Bibbia e nei papiri egizi. Questi ultimi lo usavano per l’igiene personale, ma anche per lavare la lana. Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia (23-79 d.C.) nomina il sapone quale sostanza per tingere i capelli di rosso, e suggerisce che si tratti di un’invenzione dei Galli. Anche gli Arabi hanno cominciato a utilizzare molto presto il sapone ed esistono manoscritti che ne contengono persino delle ricette per la preparazione. Nella sua preparazione venivano inserite anche essenze aromatiche, che ancora oggi costituiscono la peculiarità del  famoso sapone di Aleppo. Nel Medioevo europeo, il sapone ha avuto la sua culla a Marsiglia, dove come sostanza grassa veniva usato l’olio d’oliva: il sapone di Marsiglia è famoso tutt’oggi. A esso fecero concorrenza le produzioni italiane di Genova, Savona e Venezia. Il sapone liquido o “falso sapone”, o detergente sintetico, è invece stato realizzato per la prima volta nel 1865 dallo statunitense William Sheppard. Da questo periodo in poi, il sapone è stato commercializzato in ogni forma – comprese quelle di produzione industriale derivate dal petrolio – in tutto il mondo Occidentale. È curioso notare come le prime testimonianze riguardanti il sapone facessero riferimento in realtà all’uso di cenere vegetale derivante dal legno, che contiene grandi quantità di idrossido di sodio e potassio. Con essa si produceva la liscivia, un termine comune che indica l’utilizzo della cenere unitamente ad acqua bollente per lavare i panni, molto utilizzato fino a poco prima che si diffondessero le lavatrici. 

La produzione del sapone a freddo è molto semplice si tratta di una reazione chimica che produce un sale alcanino partendo da un grasso:

L'ERBARIO

La classe prima B in questi ultimi due mesi si è impegnata nel riconoscimento delle piante spontanee della nostra regione e nella creazione di un erbario composto da una decina di piante.

Un erbario é semplice e divertente da fare, basta recarsi in un prato, in un bosco, o semplicemente a passeggiare dove c’è un po’ di erba e raccogliere una decina di piante diverse che non siano protette. Bisogna stare attenti che la pianta erbacea sia composta da tutte le sue parti, fusto,foglie e radici, e che esse non si stacchino, perché sono importanti.

Su un tavolo spazioso si prendono quattro fogli di giornale con all’interno due fogli di stampante sui quali verrà adagiata la pianta, la cosiddetta camicia. Poi bisogna posizionarci sopra un grosso peso, come ad esempio una pila di libri, o, se la si possiede, una pressa di compensato; in questo modo, i fiori perdono l’acqua. Per evitare la muffa, la camicia deve essere cambiata ogni due giorni finché la pianta non sarà secca. Una volta seccate, le piante vengono disposte su fogli da disegno, ogni specie su un foglio. Vicino ad ogni campione di pianta essiccata viene posto un cartellino di identificazione che ne descrive le caratteristiche (famiglia, genere, specie in latino, nome volgare in italiano luogo e data di raccolta. Come ultimo passaggio si crea una copertina e tutti i cartoncini vengono rilegati con un nastro. 

Elena Pighin

Costanza Ceccotti Esposto

GARE DI MATEMATICA A SQUADRE (Cervia 4 e 5 maggio 2023)

Qualche mese fa sette ragazzi della nostra scuola (Angelica Ventulini-capitano, Laura Marinelli, Tianyi Qiu, Davide Pasut, Luca Pons, Beatrice Perissinotti-consegnatrice e Lucia Fedele) hanno ottenuto alla gara di matematica a squadre della Mathesis un risultato notevole e inaspettato, aggiudicandosi la partecipazione alla finale di Cervia. Il clima di festa era stato in parte rovinato da una notizia sconcertante: la Kangourou non forniva più i biglietti per l’ingresso al parco divertimenti di Mirabilandia. 

Alcune informazioni per ignoranti in materia: la gara a Cervia consiste in due finali. Il punteggio della prima finale viene aggiunto a quello iniziale della seconda moltiplicato per 0,6. La gara si svolge in un palazzetto dello sport, di fronte ad una giuria che inserisce le risposte date dalle squadre su un tabellone.

Una spiegazione veloce anche dei ruoli all’interno della squadra:

CAPITANO: è colui/lei che organizza la squadra, “picchia” gli svogliati e coloro che si distraggono guardando il tabellone. Inoltre, dovrebbe avere l’ultima parola in ogni decisione, soprattutto quella sulla scelta del jolly (problema selezionato dalla squadra il cui punteggio viene raddoppiato sia in negativo che in positivo). 

QUELLI "BRAVI”: sono quelli che fanno facce imbarazzanti, dicono cose da non ripetere e che svolgono la maggior parte dei problemi giusti. Il capitano spesso compie dei torti assurdi verso di loro, ma il loro cuore buono (circa) li perdona sempre.

QUELLI "POCO CONVINTI": sono quelli/e che subiscono maggiormente gli scoppi d’ira del capitano, che lo/a sopportano e supportano. Nonostante non sembri, svolgono problemi che sono di enorme aiuto per il punteggio finale. Soffrono di Alzheimer precoce (non ricordano i dati), depressione a scatti (si scoraggiano a ogni ostacolo), spasmi imprevedibili e schizofrenia (lacrime e risate si alternano senza valide giustificazioni), però sono delle brave e buone componenti della squadra.

CONSEGNATRICE: è colei che consegna le risposte ai giudici che le inseriranno nel tabellone in tempo reale (su per giù). È particolarmente vivace, ma per il ruolo che ha all’interno della squadra è abbastanza adatta. Anche se è impegnata nel consegnare le risposte, aiuta in molti altri campi.

“QUELLI” DI PRIMA: nonostante la loro tenera età sono la parte più matura e responsabile della squadra. Sono delle calcolatrici viventi e vengono schiavizzati spesso per questo motivo da tutti gli altri componenti del team. Questo, però, a fine gara, li/le rende molto stanchi. Sono importanti, inoltre, per la risoluzione dei primi problemi, che servono per spaventare gli avversari.

Andamento delle due gare

Il 4 maggio 2023 i prescelti hanno partecipato alla finale 1 della gara nazionale. Come al solito i primi 40 minuti non hanno consegnato più di qualche problema. Probabilmente ai proff. sugli spalti sarà ricominciato a battere il cuore solo quando hanno dato finalmente un’altra risposta giusta, che ha aggiudicato loro tanti punti e di conseguenza un buon posto in classifica. Un grande ostacolo per la squadra è stato l’enorme intervallo di tempo tra la consegna della risposta e il suo inserimento nel tabellone, che ha rallentato il tutto. La gara si è conclusa con il sedicesimo posto in classifica (POV erano la squadra numero 16) 

Il giorno dopo si è svolta la finale numero 2. Dopo 50 minuti, avevano risposto solo a 4 domande giuste e una sbagliata (il jolly!!!). Il capitano, però, svolgendo bene il suo ruolo, ha deciso di far risolvere i problemi più veloci per ottenere qualche posizione in più. Una volta ripresa in mano la situazione, la squadra ha risolto molti problemi tranne (ovviamente) il fatidico jolly, di cui però avevano la risposta corretta, ma non sembrava tale a causa di un fraintendimento del testo. Alla fine, la squadra si è aggiudicata il quattordicesimo posto su 79 in tutta Italia!!!

Ci complimentiamo sinceramente con ognuno dei componenti della squadra; tutti hanno fatto la loro parte che, nonostante possa sembrare insignificante, è stata cruciale per l’ottimo risultato conseguito dalla squadra.

Laura Marinelli

Angelica Ventulini

IL VIAGGIO DELLA SPERANZA ( DI ARRIVARE A CERVIA)!

Il giorno 3 maggio 2023 la squadra di matematica “Dimesse” era pronta per partire per la finale nazionale delle tanto attese gare Kangourou.

Il programma prevedeva di trovarsi tutti a scuola alle ore 12.00 per pranzare assieme e poi prendere finalmente il treno che ci avrebbe portato a destinazione. Nessuno di noi poteva immaginare in quel momento che arrivare a Cervia sarebbe stata un’avventura epica!!!

Il primo imprevisto si è verificato quando alle ore 10:00 di mattina abbiamo saputo dai notiziari di un‘allerta meteo diramata dalla Protezione Civile dell’Emilia Romagna che informava la popolazione dell’esondazione di due fiumi; i collegamenti ferroviari nelle zone di Rimini, Forlì e Ravenna erano quindi stati interrotti.

Abbiamo temuto di non poter partire. I genitori dei sette ragazzi partecipanti erano preoccupati. I nostri professori Cornelio Marco e Comisso Sara, con l’appoggio della preside della scuola Suor Ivana, hanno deciso di partire comunque, convinti che il tempo sarebbe migliorato e che in qualche modo saremmo riusciti ad arrivare a destinazione.

Dopo il pranzo in mensa dunque siamo partiti di corsa con i nostri professori e le nostre valigie per la stazione ferroviaria di Udine, lì siamo saliti sul primo treno che ci avrebbe portato a Mestre. L’entusiasmo e l’allegria erano alle stelle.

Arrivati a Mestre ecco il secondo imprevisto: il treno Frecciarossa per Bologna era stato cancellato per cause sconosciute.

Mentre il prof. Cornelio si recava all’ufficio informazioni alla ricerca di un treno alternativo, noi e la prof. Comisso siamo andati a curiosare le vetrine della pasticceria di Iginio Massari. D’altronde in qualche modo dovevamo far passare il tempo.

Dopo un’ora siamo saliti sul treno Frecciarossa diretto a Salerno, destinazione  Bologna. Una volta sistemati sul treno, abbiamo iniziato ad allenarci un po’ con qualche esercizio di matematica.

Dopo un’ora e mezza siamo arrivati a Bologna, guidati dai i professori siamo saliti al piano principale della stazione per cercare informazioni su come arrivare a Cervia.

L’idea iniziale era quella di prendere una navetta che da Faenza ci avrebbe portati a Forlì, per poi proseguire fino a destinazione.

Giunti a Faenza (città in cui vivono i nonni di Luca) il treno non poteva andare oltre (la zona di Forlì e Faenza era infatti allagata). La navetta sostitutiva promessa da Trenitalia era stata soppressa e in ogni caso sarebbe stato impossibile prenderla poiché c’era un fiume di persone in attesa per i collegamenti sospesi. Mentre il prof. Cornelio continuava a cercare altre soluzioni per arrivare a destinazione, la prof. Comisso badava a noi. Siamo rimasti lì per più di due ore, in attesa del ripristino dei treni mai avvenuto poi. Nel frattempo, un’altra squadra proveniente da Salerno giungeva alla stazione con l’intenzione di raggiungere Cervia. Mentre i professori di entrambe le scuole si confrontavano sul da farsi, noi ragazzi organizzavamo una strategia per battere alla gara i salernitani. Alle 20.30 sul tabellone della stazione i treni venivano via via cancellati e la disperazione cominciava a farsi sentire. Alla fine, quando tutto sembrava perduto, un ragazzo, vedendoci in difficoltà, ci ha suggerito di rivolgerci ad una società di trasporti privati. La salvezza era arrivata! Siamo saliti su un pulmino partendo alla volta di Cervia.

Lì la stanchezza ha assalito alcuni di noi facendoci dormire per tutto il tragitto. Quando siamo arrivati in hotel erano le 21:30, abbiamo cenato e poi siamo andati nelle nostre camere a riposarci. 

Lucia Fedele

I PIATTI DEI PAESI AFFACCIATI SUL MEDITERRANEO

La Piramide Alimentare Mediterranea prevede il maggior consumo di

Pane

Pasta

Verdure

Frutta

Frutta secca

Inoltre, le caratteristiche della Dieta comprendono un consumo moderato di pesce, carne bianca, latticini e uova. Il consumo di carne rossa e vino è limitato rispetto alle diete di altre zone del mondo.

Per garantire l’apporto di grassi, tra i popoli del Mediterraneo è diffuso il consumo di olio d’oliva, che contiene grassi di qualità superiore, meno nocivi di quelli animali, e anzi salutari per l’organismo.

La Dieta Mediterranea presenta le seguenti caratteristiche fondamentali:

Basso contenuto di acidi grassi saturi

Ricchezza di carboidrati e fibra

Alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi (derivati principalmente dall’olio d’oliva).

I paesi che adottano la dieta Mediterranea sono prevalentemente:

Italia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Bosnia, Siria, Albania, Turchia, Marocco, Malta, Cipro.

Elena Ventoruzzo

SPAGNA

La paella è il piatto tipico spagnolo composto da riso e frutti di mare.

FRANCIA

L'omelette è un piatto francese fatto con uova strapazzate e vari condimenti come pomodorini,prezzemolo ecc.

ITALIA

La pizza è il piatto tipico italiano; la più famosa è la margherita.

GRECIA

La Moussaka è uno sformato simile alla nostra lasagna composto da diversi strati di patate, melanzane, carne tritata e besciamella. Lo sformato viene poi cotto al forno.

CROAZIA

Il piatto tipico è la pasticada: stufato di manzo in salsa di vino e spezie accompagnato da buonissimi gnocchi.

BOSNIA-ERZEGOVINA

Il piatto tipico è la pita, che conosce numerose varianti, ma che sostanzialmente consiste in un involucro di pasta molto fine ripieno di vegetali, carni, formaggi ed erbe.

SIRIA

Il piatto iconico della cucina siriana è la meze, una serie di antipasti che possono includere verdure, insalate, noci o kebab. Questa moltitudine di piatti è spesso accompagnata dall’Arak, un liquore aromatizzato all'anice, o dalla birra locale  

ALBANIA

ll çonlek è un piatto tipico albanese che consiste in uno stufato di carne e cipolle.  

TURCHIA

I dolma sono melanzane o piccoli peperoni ripieni di riso, uvetta e spezie varie. Nella versione chiamata “sarma” ( anche piatto tipico rumeno) sono invece delle foglie di vite ad essere ripiene di diversi condimenti.

MAROCCO

Il tajine prende il nome dalla pentola in cui viene cotto, in terracotta con coperchio a punta. L’insolita forma del contenitore permette una cottura stufata verso il centro, ed al vapore verso l’alto. È consigliabile l’uso di verdure, perché liberando umidità ad alte temperature, intensificano i sapori. 

CIPRO

Uno dei piatti tipici di Cipro è lo stifado, un gustosissimo stufato con carne di manzo (o coniglio).


MALTA

Lo stufato di coniglio, o come si dice in maltese stuffat ta-fenek, è il piatto nazionale. Il coniglio viene servito praticamente sempre in due modi: stufato o fritto. Quando è stufato, è cotto lentamente per due ore, concedendo alla carne di diventare incredibilmente tenera. 

“INSIEME” A CASA CAVAZZINI

Il giorno 21 aprile 2023 noi alunni delle classi seconde ci siamo recati in gita a Casa Cavazzini per vedere la mostra chiamata “Insieme”.

Ci sono piaciute molto tutte le opere, ma mi vorrei soffermare su quelle che mi hanno colpito di più; ve ne illustrerò due.

La prima si intitola “La figlia del boscaiolo” di Jhon Everett Millias e rappresenta l’amore tra un ragazzino di origine nobile e la umile figlia di un boscaiolo e ci mostra quanto grande possa essere il sentimento tra un giovane ed una fanciulla provenienti da classi sociali differenti in un’epoca in cui non era permesso nemmeno scegliere chi sposare.

L’altra opera che mi ha impressionato è “Un difensore speciale” di Charles Burton Barber che raffigura una bambina che è stata messa in castigo ed il suo cane che la va a trovare mentre è in punizione. 

Questo quadro mi ha particolarmente colpito, perché il pittore ha raffigurato perfettamente la straordinaria amicizia che ci può essere tra persone ed animali.

Infine, oltre a questi bellissimi dipinti, vorrei menzionare anche tutte le opere riguardanti la fraternità, che manifestano benissimo quanto i fratelli siano sempre presenti nel momento del bisogno.

Isotta Tomè

LA MACCHIA MEDITERRANEA

La macchia mediterranea è uno dei maggiori ecosistemi naturali che caratterizzano tutta l’area del mediterraneo, compresa quindi la nostra penisola. Ad oggi non è a rischio rispetto ad altri ecosistemi naturali, tuttavia, è molto importante preservarla per garantire la sopravvivenza della flora e della fauna tipiche. Le piante tipiche appartengono alla specie sclerofille, che non superano i 4 m di altezza e hanno foglie persistenti, poco ampie, lucide e piuttosto coriacee. È caratterizzata da un clima con estati calde e piuttosto aride durante le quali non mancano periodi di siccità, ed inverni miti, umidi e piovosi. La flora tipica comprende specie arbustive ed arboree che presentano caratteristiche simili, che le rendono in grado di tollerare i venti salmastri, provenienti appunto dal mediterraneo, nonché i periodi di aridità del terreno. Molte piante appartenenti a queste specie sono importanti soprattutto per i benefici fitoterapici derivanti dalle sostanze contenute nelle piante stesse. Tra le arbustive elenchiamo:

Mirto: ha proprietà stimolanti, astringenti, antibatteriche, antivirali, balsamiche e aromatizzanti

Lentisco: ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, balsamiche e antiossidanti

Corbezzolo: ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie, analgesiche e astringenti

Tra le arboree elenchiamo:

Ginepro: ha proprietà diuretiche, antisettiche, balsamiche, stomachiche

Ulivo: ha proprietà antiossidanti, depurative, sostiene il sistema cardio-vascolare, abbassa il colesterolo e da sostegno immunitario

Tra le aromatiche elenchiamo:

Lavanda: ha proprietà digestive, spasmolitiche, balsamiche, aromatiche, antisettiche, diuretiche e rilassanti

Rosmarino: ha proprietà antiossidanti, migliora la concentrazione, favorisce la circolazione del sangue, riduce lo stress e favorisce la digestione

Timo: ha proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, contrasta l’acne e la tosse

Tra le piante da frutto elenchiamo:

Limone: ha proprietà antitumorali, è ricco di vitamina C e di antiossidanti

Fico d’India: ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti

Giulia Pellizzari

L’IMPORTANZA DEGLI INSETTI IMPOLLINATORI PER L'UOMO

In molte specie di piante angiorsperme (piante con fiore) il meccanismo dell’impollinazione è favorito da alcuni animali, molti di essi sono insetti e vengono detti “impollinatori” o “pronubi” (impollinazione entomogama). Inconsapevolmente, questi piccoli animali, passando da un fiore all’altro ne trasferiscono il polline. Esso, raccolto dallo stame del fiore maschile, viene successivamente depositato sulla la parte superiore del pistillo del fiore femminile per poi raggiungere l’ovario. In questo modo un fiore fecondato produrrà un frutto, il quale, a sua volta, proteggerà il seme di una nuova pianta. I più importanti impollinatori sono le api da miele (Apis mellifera) anche se in natura esistono molte altre specie di api, circa 16.000. Altri insetti impollinatori sono rappresentati da specie appartenenti agli ordini come dei lepiddoteri (farfalle), dei ditteri (zanzare), dei coleotteri (coccinelle) oppure dei imenotteri (vespe). Anche artropodi come ragni e acari oltre a 1.000 specie di vertebrati, svolgono l’impollinazione. Il 9% degli uccelli sono impollinatori e tra questi i più importanti sono i colibrì, tra i mammiferi i più importanti sono i pipistrelli. Negli ultimi anni la salute e la diversità degli impollinatori sta [i]diminuendo drasticamente; infatti quasi il 17% degli impollinatori vertebrati è a rischio d’estinzione globale così come il 40% degli impollinatori invertebrati. Molte sono le specie di insetti a grave rischio estinzione il 9% è rappresentato da api e farfalle. In tutta Europa ci sono 17 milioni di alveari e 600.000 apicoltori che producono 250.000 tonnellate di miele all’anno. Gli apicoltori hanno segnalato la diminuzione delle colonie di api; in Italia gli apicoltori hanno lanciato l’allarme. I principali fattori del declino sono la distruzione degli habitat naturali, l’agricoltura intensiva collegata anche all’uso di pesticidi la presenza di agenti patogeni e la scarsa qualità delle risorse alimentari. L’80% delle rese colturali e il 75% della produzione alimentare europea dipende dall’impollinazione svolta dalle api. Uno dei maggiori fattori che influisce alla moria delle api è l’uso massiccio dei pesticidi. In Italia è stato portato a termine un progetto di monitoraggio di residui di pesticidi su campioni di api morte. In questo monitoraggio sono stati documentati 150 residui di pesticidi diversi su 696 campioni analizzati. Nei pesticidi presi in campione il 50% sono pesticidi che sono stati vietati in Europa e in Italia. Di questi pesticidi i più presenti sono gli insetticidi principalmente del gruppo chimico dei piretroidi, degli organo-fosfati e soprattutto dei neonicotinoidi, pericolosissime sostanze in grado di dare tossicità al sistema nervoso degli insetti. Se non si interviene nei prossimi anni anni si assisterà alla perdita di risorse alimentari quali frutta e verdura oggi disponibili sulle nostre tavole. In alcuni paesi come la Cina è stata tentata la pratica di impollinazione artificiale da parte dell’uomo, il risultato è stato quantitativamente e qualitativamente inferiore rispetto a quello naturale. È stata promossa un’iniziativa dell’Unione Europea per la salvaguardia delle api mellifere e degli altri insetti impollinatori. Per esempio in Germania nel 2019 è stato applicato un piano d’azione per la loro protezione. Nel museo di storia naturale di Stuttgart è stato elaborato un piano d’azione per contrastare la moria degli insetti con le seguenti azioni: limitare l’uso di pesticidi, difendere l’agricoltura estensiva e sostenibile, aumentare la biodiversità nelle praterie (fiori spontanei), aumentare la naturalità nel verde pubblico e la difesa di insetti pronubi o selvatici. Per avere un risultato efficace e duraturo bisogna sensibilizzare la popolazione su questi temi, infatti il ruolo dei cittadini è molto importante per il successo di queste azioni, ognuno può fare la sua parte, che anche se piccola è fondamentale. Ad esempio, si possono tenere sul terrazzo di casa o sul davanzale piante aromatiche quali salvia, rosmarino, timo, origano e lavanda che aiutano le api a svolgere il loro compito.

Niccolò D’agostini

Disegno di Nina Pedone

Riferimenti bibliografici : “Il Declino delle api e degli impollinatori”. Bellucci V., Ciccarere L., Silli V. et al. Quaderno natura e biodiversità 12/2020 ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

APU!

Il 10 gennaio la squadra dell’ APU è venuta alle Dimesse:  chi era presente e cos’è successo.

Il 10 gennaio alcuni giocatori dell’APU sono venuti nella nostra scuola: due giocatori dell’APU maschile Alessandro Gentile e Keshun Sherril, e due giocatrici dell’APU femminile, Sofia Ceppellotti e Sara Ronchi.

Noi studenti, divisi in due gruppi, ci siamo recati in palestra dove abbiamo fatto la conoscenza di questi giocatori.

Dopo aver sentito la loro storia ed i loro racconti siamo stati divisi in squadre e ci hanno fatto fare alcuni esercizi di basket .

Alla fine ci hanno anche regalato alcuni gadget interessanti e un biglietto gratis per la loro partita contro la squadra del Ravenna.

Ma conosciamo questi sportivi più da vicino: chi è Sara Ronchi?

Sara Ronchi è una giocatrice di basket che è stata ingaggiata dalla women APU libertas basket school, una squadra di serie A1 femminile.

E’nata il 25 marzo 2003 e, prima di arrivare all’Apu, faceva parte della GEAS di Sesto San Giovanni.

Ha partecipato alla nazionale italiana under 20.

Keshun Sherril, un nuovo americano in squadra?

Sherril è nato nell’agosto del 1994 a Cleveland, Stati Uniti.

Ha giocato nel campionato NCAA. Nel 2017 ha partecipato al primo campionato olandese e, nel 2018, alla FIBA Europe Cup.

Nel 2019 si è trasferito in Turchia per giocare nel secondo campionato turco; nella stagione 2021/22 ha giocato per la TED Ankara Kolejliler.

Purtroppo Sherril rimarrà a Udine fino al termine della stagione 2022/23 perché il prossimo anno giocherà a Mantova.

La storia di Alessandro Gentile.

Ha iniziato la sua carriera nel 2009, nel 2010 è stato convocato all’ All Star-Game e selezionato come miglior under-22 della serie A.

Nel 2011 ha firmato un contratto con l’Olimpia Milano e, nel 2014, è stato convocato dall’NBA dai Minnesota Timberwolves.

Ha contribuito alla vittoria dello scudetto con l’Olimpia e nel 2022 è arrivato all’’APU.

Squalifica di Alessandro Gentile, cos’è successo?

In una partita dell’ APU contro il Chieti c’è stata una rissa tra alcuni giocatori di entrambe le squadre. In particolare sembra che ad averla innescata sia stato proprio Gentile che, provocato da un giocatore della squadra avversaria, lo avrebbe poi aggredito.

La FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) ha deciso di squalificarlo per due partite che sono poi diventate tre a causa della maleducazione dimostrata dal giocatore nei confronti degli arbitri negli spogliatoi.

La partita è finita 25 a 36 per il Chieti, l’allenatore Alberto Martellossi ha commentato  dicendo “Certe provocazioni fanno male ad una squadra nervosa per una sconfitta all’ultimo momento”.

Sofia Ceppellotti nell’APU femminile.

Sofia Ceppellotti è entrata a far parte dell’APU femminile  e si è da subito dimostrata una brava giocatrice, è stata poi convocata alla Nazionale assieme ad altre 15 ragazze tra cui Sara Ronchi.

Dorian Drigani

Giovanni Grimaldi

Angelica Jermann

Liam Zamparo

INVERVISTA AL PROF. CORNELIO

Per il terzo articolo della rubrica “conosciamo meglio i nostri prof” abbiamo rivolto alcune domande al prof. Cornelio, il quale si è reso disponibile a rispondere.

Che scuola superiore ha frequentato e perché?

Ho frequentato l’ITGG, un corso sperimentale al Marinoni, il cui piano di studio prevedeva più italiano e inglese. L’ho scelto perché mi piaceva molto il disegno tecnico e volevo costruire la mia carriera su questa mia passione.

Ha sempre voluto fare l’insegnante?

No, in realtà avrei voluto fare l’architetto, infatti inizialmente ho lavorato in uno studio come tale. Nonostante ciò, mi piaceva anche insegnare.

Sappiamo che le piace molto giocare a calcio. Ci parli di questa sua passione.

Fin da piccolo ho praticato questo sport, ma mi sono appassionato ancora di più dopo i 17 anni. Se devo dirla tutta, però, preferisco giocarci in prima persona che guardare una partita.

Che squadre tifa?

Tifo Parma e simpatizzo per l’Inter, anche se, come ho detto prima, non seguo molto il calcio.

E come mai ha smesso di praticare regolarmente questo sport?

Purtroppo, durante un allenamento, mi sono fatto male al ginocchio, cosa che mi ha impedito di continuare e di arrivare a livelli più avanzati.

Parlando della materia che insegna, qual è la sua corrente artistica preferita e quali pittori preferisce?

La mia corrente preferita è molto probabilmente l’Impressionismo, infatti uno dei miei artisti preferiti è Monet, ma non solo: mi piacciono molto anche Marc Chagall e René Magritte.

Un’altra sua passione è la matematica: quando è nata?

È sempre stato un divertimento per me negli anni delle medie e delle superiori. Ho fatto anche molta matematica all’università.

Perché non ha deciso di intraprendere questa strada?

Nonostante fosse una mia grande passione, mi interessava molto di più fare una carriera come architetto.

Ringraziamo il prof Cornelio per la sua disponibilità e per questa uscita è tutto. Ci vediamo alla prossima intervista!


Ginevra Giatti

Vanessa Miscoria

Amelie Senici

Angelica Ventulini

GARA A SQUADRE DI MATEMATICA (MATHESIS)

La gara a squadre si è svolta il giorno 11 marzo 2023 presso la palestra dell’Istituto Bearzi di Udine. Alla gara hanno partecipato 44 scuole secondarie di I grado della provincia di Udine. Di prima mattina, verso le 8.45 circa, ci siamo tutti ritrovati davanti all’ingresso dell’istituto per poi essere chiamati all’interno del palazzetto. I partecipanti delle due squadre delle Dimesse 1 e 2 sono stati accompagnati alle loro postazioni dagli organizzatori, mentre noi riserve ci siamo sedute vicino alle professoresse di matematica e tedesco sugli spalti.

La gara è ufficialmente iniziata alle ore 10.00. La squadra Dimesse 1, composta da Angelica Ventulini (3B capitano), Laura Marinelli (3B), Qiu Tianyi (3A), Pasut Davide (2A), Pons Luca (2A) Perissinotti Beatrice (1A consegnatore) e Fedele Lucia (1B), è partita con calma e non  ha consegnato subito le soluzioni dei problemi come alcune altre scuole stavano facendo.

Inizialmente, quindi, è rimasta ferma nella classifica che era comunque in continuo aggiornamento, generando in noi spettatori un po’ di preoccupazione.

Dopo mezz’ora circa, però, la squadra ha cominciato a scalare la classifica, rimanendo quasi sempre tra il quinto e il decimo posto. Grazie all’ottimo lavoro di squadra, alla concentrazione e alla tenacia la squadra è riuscita a rispondere a 15 quesiti su 20 senza errori. Durante gli ultimi tre minuti di gara la classifica è stata oscurata e la nostra squadra si trovava in quarta posizione.

La squadra 2 delle Dimesse, capitanata da Fazzalari Mattia (2A) e composta da Soranzo Giacomo (2A), Muraro Gemma (1B consegnatore), Turi Valentina (1A), Tosolini Antonio (3B), Lavaroni Mattia (3B) e Croppo Gabriele (3A), è partita subito molto bene: ha risposto correttamente a tre problemi garantendosi una buona posizione in classifica.

La stanchezza o forse la tensione ha giocato, però, un brutto scherzo facendo posizionare la squadra a metà classifica: un risultato comunque importante.

Noi riserve (Angelica Jermann 2A, Malisan Greta 2A e Belvedere Sofia 1B)  eravamo sedute sugli spalti ed abbiamo partecipato come se fossimo vicino alle squadre. Non so chi fosse più agitata tra me e la professoressa Comisso: non riuscivamo a stare ferme e composte! La gara è stata molto emozionante anche per noi, l’ansia che ha accompagnato titolari e riserve é stata un sentimento condiviso. Alle 11.30 con il cuore in gola abbiamo tutti atteso la classifica finale. La squadra Dimesse 1 negli ultimi istanti di gara ha consegnato due risposte corrette portandosi così in terza posizione.

In questo modo i ragazzi si sono aggiudicati le gare nazionali che si terranno a Cervia il 4 e 5 maggio!!

 

Facciamo tutti il tifo per la nostra squadra!

Angelica Jermann

INTERVISTA ALLA PROF. MARTUCCI

Per la rubrica “conosciamo meglio i nostri prof” abbiamo deciso di rivolgere alcune domande alla professoressa Martucci che si è  gentilmente prestata al gioco.

Perché ha deciso di andare all’università e studiare tedesco?

Al liceo ho incontrato una professoressa molto brava che è riuscita a farmi appassionare a questa lingua e alla cultura tedesca in generale.

Aveva altre aspettative riguardo al lavoro che desiderava fare?

Inizialmente avrei voluto diventare pediatra ma, nonostante questa passione, non ho voluto intraprendere il percorso di medicina. Non mi aspettavo di diventare insegnante perché il mio progetto era quello di fare l’ interprete, infatti dico sempre che non sono io ad aver scelto questo lavoro, ma è questo lavoro ad aver scelto me.

Se ne avesse la possibilità, tornerebbe a vivere in Puglia vicino alla sua famiglia o resterebbe qui, in Friuli?

Per me è una domanda difficile: il Friuli è una terra che mi ha dato tanto e, anche se, ovviamente, l’amore per la famiglia è immenso… resterei in Friuli.

Se dovesse cambiare paese, insegnerebbe lo stesso tedesco oppure qualcos’altro?

Mi piacerebbe insegnare italiano per stranieri e anche tedesco. Il mio sogno, comunque, è quello di lavorare in una scuola bilingue in Germania.

Andrebbe a vivere in paesi di lingua tedesca?

E’ difficile rispondere, dovrei lasciare tutto; forse invece di decidere immediatamente, mi prenderei del tempo.

Desidererebbe sposarsi e avere figli?

Si, senza dubbio: vengo da una famiglia numerosa e vorrei costruirne una mia.

Il matrimonio ideale?

Mi piacerebbe sposarmi in estate, in campagna, circondata da girasoli e rose bianche.

Come chiamerebbe i suoi figli?

Sicuramente i nomi potrebbero essere: Sofia, Paola, Alessandro, Laura ed Emma.

Lei, professoressa, ha una gatta. Desidererebbe altri animali domestici?

Io sono una vera “gattara” per cui vorrei solo gatti intorno a me!

 

Grazie alla professoressa Martucci e ci vediamo alla prossima intervista!

Ginevra Giatti

Amelie Senici

Sofia Giaquinto

LO SLANG DELLA GENERAZIONE Z 

Chi è la generazione Z?

La generazione Z (o Gen Z) si riferisce alla generazione nata tra il 1997 e il 2012. Questa può essere considerata una generazione di nativi digitali perché è la prima nata dopo la nascita del web. Per la Gen Z una importante conquista è rappresentata dal possesso di un cellulare; i 2\3 di questa generazione usano Tik Tok e Instagram e da questi social nascono nuovi termini, diventati ormai una lingua.

Quali sono le parole usate dalla Gen Z?

Nel suo modo di parlare la generazione Z si ispira sempre di più a termini inglesi e americani ricavati dal mondo dei social e dei videogiochi.

Ecco alcuni termini usati da questi ragazzi:

- Boomer è usato per definire in modo ironico le persone che mostrano atteggiamenti o modi di pensare ormai superati da questa generazione.

- Flexare significa vantarsi di qualcosa (soprattutto di vestiti).

- Chill si dice a qualcuno per invitarlo a rilassarsi, in italiano è più utilizzato " sta' scialla".

- Buggare significa bloccarsi quando si fa qualcosa e si usa molto giocando ai videogiochi.

- Swag si usa per complimentarsi dello stile.

- Friendzonare è usato per mettere qualcuno nell' angolo dei soli amici; ad esempio quando qualcuno si dichiara e a te non piace, gli dici che è solo un amico o cerchi una scusa per non offenderla/o.

- POV significa punto di vista; è come girare un video sotto il punto di vista di qualcuno.

- Quando si vedono due persone che stanno bene insieme si dice che sono una ship.

- Cringe significa qualcosa di imbarazzante.

- Crush indica la persona per cui hai una cotta.

- Le vibes sono le vibrazioni che senti in un preciso momento, si possono sentire vibes positive o negative.

- Uno snitch è una spia e il verbo corrispondente è snitchare.

- I famosissimi bro/fra sono usati in particolare dai maschi per indicare un amico con cui hai cose in comune o che ti sta particolarmente simpatico.

- Non può mancare il corsivo che ormai è diventato una lingua. E’ nato su Tik Tok; in breve consiste nell'allungare le parole aggiungendo la i e la o. Sono pronunciate in maniera quasi musicale e per avere lezioni basta andare su Tik Tok e imparare tutto da Elisa Esposito, la regina del corsivo. Le parole più usate in questa "lingua" sono amio e tesio (amo e teso ) usate tra le femmine, un po' come bro e fra.

- I dissing sono una risposta agli insulti, ma in modo scherzoso o in maniera che zittisca la persona che ti ha insultato.

- Triggerare vuol dire far arrabbiare.

- Spammare indica l' invio di messaggi inutili in continuazione.

- Vez è usato pricipalmente in Veneto/Friuli  e significa vecchio, ma non in termini d' età, è più che altro simile a bro.

Tra la Gen Z va di moda essere maranza, in poche parole sono ragazzi che girano in gruppo che si comportano e si vestono in un modo preciso.

I maranza si vestono con la Tech, una felpa della Nike con i pantaloni abbinati , le TN, scarpe sempre della Nike, portano il borsellino rigorosamente Louis Vuitton (fake) e si coprono la faccia, ma questo non sempre.

Queste sono solo alcune parole di questo slang; la differenza tra i cosiddetti boomer e i giovani di oggi è molta e spesso può portare a incomprensioni.

Chantal Chbeir

IL TABACCO

Origine

Il tabacco era usato fin dall’antichità per riti magici o religiosi;le foglie venivano masticate da sole o fumate. Il primo contatto con l’Europa risale ai viaggi di Cristoforo Colombo, nel 1579 arrivò in Italia e nell’arco di pochi decenni si diffuse in tutto il mondo. La prima sigaretta industriale venne realizzata in Francia.

 

Che cos’è il fumo

Il fumo di tabacco contiene circa 12000 sostanze tra cui:

-la nicotina: un alcaloide che porta all’assuefazione e dà dipendenza, attivando i circuiti del cervello che regolano il piacere attraverso l’aumento di dopamina;

-l’ossido di carbonio: una molecola che si sostituisce all’ossigeno riducendo la disponibilità di esso ai tessuti;

-le sostanze irritanti: danneggiano le prime vie respiratorie dell’apparato respiratorio

-le sostanze ad azione cancerogena: favoriscono l’insorgenza di tumori. Tra queste possiamo trovare:catrame,arsenico, nichel, benzopirene, idrocarburi policiclici aromatici, nitrosamine, polonio 210 radioattivo, cadmio ed benzene.

 

Gli effetti dell’uso del tabacco

La nicotina, che è contenuta nelle sigarette, è una delle droghe maggiormente utilizzate e questo ha portato i giovani (dai 14 ai 24 anni) a fare uso di sigarette.

Il tabacco è una delle maggiori cause di morte in Italia; muoiono circa 93000 di persone all’anno.

In questi ultimi anni si è notata la crescita di uso di sigarette da parte delle donne.

 

Che cosa accade quando si fuma

Si ingeriscono dai 0,5 i 2 milligrammi di nicotina ad ogni sigaretta, essa si assorbe attraverso la mucosa orale.

Fumare per lunghi periodi porta all’assuefazione e il corpo sviluppa una certa tolleranza portando la persona che fuma ad aumentare sempre di più la dose;se ad essa vengono tolte le sigarette porterà la persona ad andare in crisi d’astinenza.

 

Le conseguenze mediche

Il fumo aumenta le probabilità di sviluppare un cancro, aumenta la pressione arteriosa, accelera l’aterosclerosi, ostacola la circolazione del sangue, aumenta il rischio di infarto e ictus, declino mentale invecchiamento precoce della pelle, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica e aneurisma aortico.

 

Il fumo passivo

Anche se non si è fumatori vivendo con uno di essi si può soffrire di irritazioni,e mal di testa. Nei soggetti colpiti da malattie cardiovascolari e polmonari il fumo passivo può portare a crisi asmatiche o spasmi coronari. Il 14,5% dei bambini ha almeno un genitore fumatore.

 

Le e-sig

Nascono per sostituire le sigarette normali; da molti vengono considerate meno dannose, non sapendo che rendono quattro volte più dipendi e una sola e-sig contiene la quantità di nicotina che si trova in un pacchetto intero di sigarette normali.

La maggior parte delle e-sig ha un serbatoio con dentro una miscela formata da acqua e glicole propilettico; esso irrita le vie polmonari e può dare origine ad asma, tosse, intossicazioni e riniti allergiche.

Possono essere di vari tipi:

-svapo

-puff

-iqos


Fonte: 

Schede informative sulle sostanze: TABACCO.

Pubblicazione a cura di: NIDA, Giovanni Serpelloni, Pietro Madera, Oliviero Bosco e Fiorenzo Minelli.

 Giulia Zema

I CIRCUITI ELETTRICI

Venerdì 3 febbraio la classe 3^B ha partecipato ad un esperimento in aula di scienze con lo scopo di creare un circuito elettrico fai da te con dei limoni, un cavo elettrico, delle graffette metalliche ed un tester così come è stato proposto dal libro di testo. All'inizio abbiamo provato a collegare i tre limoni al filo di rame e alle graffette inserite in profondità nei limoni ma il tester non rilevava alcuna tensione nel circuito e nessuna corrente.

Il nostro obiettivo era costruire un circuito per accendere una luce LED.

Abbiamo dunque provato ad aggiungere un altro limone ma non ha funzionato.

Documentandoci online sotto la supervisione della prof. abbiamo sostituito le graffette con dei chiodi di ferro e delle monete di rame. Collegando in questo modo i quattro limoni nel circuito il tester ha registrato un basso voltaggio non sufficiente ad accendere il LED rosso da 1.9V.

Pertanto abbiamo verificato, con due batterie, che il LED fosse funzionante . Solo in un secondo momento abbiamo aggiunto le due batterie al circuito dei limoni, così siamo riusciti ad accendere il LED.

L’esperienza di laboratorio è durata due ore intere ed é stato interessante applicare la teoria alla pratica.

 

Antonio Tosolini

HOW WELL DO YOU KNOW YOUR TEACHERS?

Complimenti ai vincitori della seconda edizione del concorso:

Croppo Gabriele, Turco Giorgia e Turnone Beatrice.

Volete sapere la soluzione???...

PICTURE 1: prof. Iaculutti

PICTURE 2: prof. Cornelio

PICTURE 3: prof. Martucci

PICTURE 4: prof. Vidus

SPORT DIMESSE

Campestri

Le campestri si sono svolte il 29 novembre di martedì al Parco del Cormor, Udine. Della nostra scuola hanno partecipato 19 alunni tra cui:

● 5 cadette (seconde e terze), Massarutti Cora, Danelutti Kartika, Runcio Lucrezia, Ventulini Francesca e Armani Sara Maria.

● 5 cadetti (seconde e terze), Pasut Davide, Pons Luca, Soranzo Giacomo, Giaquinto Sebastian e Cantarutti Filippo.

● 5 ragazze di prima, Cosoli Veronica, Belvedere Sofia, Travaglini Beatrice Maria, Cecotti Esposto Costanza e Perissinotti Beatrice Felicia.

● 4 ragazzi di prima, Del Fabbro Matteo, Candido Alessandro, Bello Gianmarco e Cardone Edoardo.

Opinioni di alcuni partecipanti

Davide Pasut, 2A:

“È andata bene, all’inizio in molte persone mi hanno superato, ma ho recuperato.”

Kartika Danelutti, 2B:

“È stato molto faticoso, mi ha impressionato il fatto che ci fossero molte scuole. Sono molto contenta di aver partecipato, vorrei rifarlo andando meglio.”

Giacomo Soranzo, 2A

“Sono partito male, potevo fare meglio, ma c’erano i 16enni ripetenti che ovviamente correvano di più.. I maschi sono andati peggio delle femmine, ma le altre categorie sono andate bene. Comunque è stata una bella esperienza.”

Cantarutti Filippo, 3A

“È andata male. C’erano i ripetenti, c’era veramente gente enorme, però sono contento di aver partecipato.”

Sofia Belvedere, 1B

“Andata bene, sono arrivata 40esima su 157 ragazze, ho fatto 04:03 minuti. Sono contenta e lo rifarei volentieri.”

Cora Massarutti, 2B

“Siamo arrivati e ci hanno mostrato la cartina con il percorso, poi lo abbiamo visto tutto a piedi e dopo abbiamo fatto riscaldamento. Ero esausta ma soddisfatta, avevo il fiatone e la tosse"

Risultati

Cadette:

Sara Maria Armani: 26esima su 149, 06:09 minuti.

Cora Massarutti: 36esima su 149, 06:20 minuti.

Lucrezia Runcio: 49esima su 149.

Kartika Danelutti: 62esima su 149.

Francesca Ventulini: 74esima su 149.

Le cadette, come scuola, si sono posizionate al 11esimo posto su 38 scuole.

Cadetti:

Davide Pasut: 84esimo su 162.

Filippo Cantarutti: 134esimo su 162.

Luca Pons: 143esimo su 162.

Giacomo Soranzo: 149esimo su 162.

Sebastian Giaquinto: 154esimo su 162.

I cadetti, come scuola, si sono posizionati al 34esimo posto su 40 scuole.

Ragazze:

Cosoli Veronica: 27esima su 157, 03:53 minuti.

Belvedere Sofia: 40esima su 157, 04:03 minuti.

Travaglini Beatrice Maria: 63esima su 157.

Cecotti Esposto Costanza: 93esima su 157.

Perissinotti Beatrice Felicia: 112esima su 157.

Le ragazze, come scuola, si sono posizionate al 13esimo posto su 38 scuole.

Ragazzi:

Matteo Del Fabbro: 96esimo su 155.

Alessandro Candido: 107esimo su 155.

Gianmarco Bello: 113esimo su 155.

Edoardo Cardone: 120esimo su 155.

I ragazzi, come scuola, si sono posizionati al 30esimo posto su 38 scuole.

Dorian Drigani

Angelica Jermann

Liam Zamparo

HOW WELL DO YOU KNOW YOUR TEACHERS?

Picture 1

Picture 2

Picture 3

Picture 4

Look at the pictures above and guess who they are: what features do you recognize?

Match the pictures with the correct descriptions.

If you identify them, write down their names on a piece of paper and put them in the red box:

A. Among the teachers he's the only one who knows how to make students run extremely fast during changing hours, while speaking with a traditional whistle. He usually wears colourful hoodies and comfortable trousers. He seems to go crazy for national dishes especially "Lasagne" and his favourite colour is yellow. He loves all the sports, but if he only were an animal he would be a fish!

B. You can hear her coming most of the times, humming extraordinary wordless sounds! I think her favourite colour is lilac-lavender and the fragrance she prefers is "the White Musk". She's a "jam tart" lover, but I'm afraid she goes crazy for our traditional dishes too, especially "frico". She loves cats above all. She's creative but before going on let me make it clear that her special word is: RESPECT! and we couldn't agree more!

C. Beside his great interests in aesthetics, nothing is more sacred for him than football: it seems like he can't wait to kick a ball during school breaks. Regarding food taste he's more into safer options like pizza! His favourite colour Is Blue and his favourite animals are dogs.

D. She is the "greenest" among the teachers: in fact, she always travels around the city of Udine by bicycle! She has a beautiful cat called Luna, which means "Moon" in Italian. Her favourite dish is a little bit "unusual" but, once you taste it, it could be very addictive: it's spaghetti with clams! Then, she has a really luxurious style in matters of perfumes, in fact she really appreciates fragrances like "Mademoiselle" by Coco Chanel.

LA SETTIMANA MATEMATICA

LO SAPEVI CHE…

Dal Giappone arriva un curioso metodo di moltiplicazione che probabilmente deriva dal sistema di scrittura a ideogrammi (kanji), infatti i numeri diventano linee.

12 x 14 = 168

Ogni cifra del primo fattore va scritta come un gruppo di linee orientate a -45° come in figura 1; se il numero da moltiplicare è 12, avremo prima una linea per l’1 e poi due linee per il 2.

Se adesso vogliamo moltiplicare per 14 dovremo incrociare queste linee con altre perpendicolari. Di nuovo prima la linea per l’1 e poi quattro linee per il 4.

Ora evidenziamo gli incroci e per meglio capire scriviamo in rosso le decine e in nero le unità. L’incrocio rosso-rosso corrisponde alle centinaia (decine per decine), gli incroci rosso-nero alle decine (decine per unità), gli incroci nero-nero alle unità (unità per unità).

In altre parole, ogni incrocio decine-decine vale 100, ogni incrocio decine-unità vale 10 e ogni incrocio unità-unità vale1: si tratta solo di contarli.

Proviamo con i numeri più grandi. 361 x 522 = ?

Vi viene in mente niente?

Se notate questo sistema non è altro che la trascrizione grafica del metodo generale per la moltiplicazione. Tutto torna!

(Da “Il grande libro del calcolo veloce e mentale” di Dario De Toffoli)

SOLUZIONI DEI PROBLEMI DELLA SCORSA USCITA

Ci volevamo scusare per gli errori trovati nel cruciverba:

1. Non dovrebbe esistere il 14 verticale;

2. Nel 14 orizzontale è =100,  non =10;

3. Nel 6 verticale ci sarebbe bisogno di una casella in più in alto;

4. Nella terza riga e nella quarta colonna c’è una casella nera. Bisognerebbe spostare l’ uno in basso e mettere al suo posto uno zero.


Per oggi è tutto! Speriamo che abbiate svolto gli esercizi correttamente e che abbiate capito gli errori del cruciverba prima di questa uscita, come i veri matematici! Ci vediamo alla prossima!

Laura Marinelli

Angelica Ventulini

DCA = DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di questa condizione sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica. I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo di alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED); i manuali diagnostici, inoltre, descrivono anche altri disturbi correlati, come i disturbi della nutrizione (feeding disorders) e i disturbi alimentari sotto soglia, categoria utilizzata per descrivere quei pazienti che pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfano i criteri per una diagnosi piena. Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali. Per la persona che ne soffre tutto ruota attorno al cibo e alla paura di ingrassare. Negli uomini le preoccupazioni sono frequentemente rivolte ad un corpo percepito come poco muscoloso o poco mascolino, mentre spesso nelle donne le preoccupazioni sono rivolte alla perdita di peso. Ad esempio, cose che prima sembravano banali diventano difficili e motivo di ansia, come andare in pizzeria o al ristorante con gli amici, partecipare ad un compleanno o ad un matrimonio. Spesso i pensieri sul cibo assillano la persona anche quando non è a tavola, ad esempio a scuola o sul lavoro; terminare un compito può diventare molto difficile per il soggetto colpito, perché nella testa sembra che ci sia posto solo per i pensieri su cosa si “deve” mangiare, sulla paura di ingrassare o di avere una crisi bulimica. Nell’anoressia nervosa la persona all’inizio non sempre si rende conto di avere un problema. Anzi, la perdita di peso può far sentire il soggetto meglio, più magro, più bello e più sicuro di sé. A volte ricevono complimenti durante la loro iniziale perdita di peso e questo può rinforzare la sensazione di stare facendo la cosa giusta. In genere sono i familiari che, per primi, allarmati dall’eccessiva perdita di peso, si rendono conto che qualcosa non va. Anche chi soffre di bulimia nervosa spesso si rivolge ad un terapeuta solo dopo molti anni da quando il disturbo è cominciato. L’abbuffata, nella bulimia, è seguita dal bisogno immediato di svuotare lo stomaco attraverso il vomito auto provocato. Il vomito serve a ridurre la sensazione di dolorosa pienezza dell’addome, ma anche a limitare gli effetti dell’eccessiva introduzione di calorie nel corpo. Questi comportamenti pare siano guidati da una valutazione negativa di sè e relativa al proprio peso e forme corporee. Sulla base di questa predisposizione, un ruolo scatenante del disturbo è rappresentato dai “fattori precipitanti”, che innescano comportamenti e convinzioni disfunzionali tipiche del disturbo del comportamento alimentare. Fra i “fattori precipitanti” spesso troviamo eventi comuni alla vita, come l’adolescenza o il cambio di casa che però vengono vissuti dal soggetto come minacciosi attacchi alla propria identità.

Analogamente, assieme ai fattori di rischio, esistono risorse e strategie che muniscono il soggetto di opportuni “fattori protettivi”. Questi rappresentano una combinazione di ingredienti ambientali, socioculturali e di variabili intrapsichiche o personali in grado di aumentare le competenze sociali, l’autostima, l’autoefficacia e di conseguenza ridurre direttamente gli effetti del rischio, favorire le competenze, rafforzare l’individuo nei confronti delle avversità, consolidando le sue risorse e strategie. Sembra importante, ad esempio, aiutare i figli a non basare il proprio valore e la propria amabilità su prestazioni “da esibire”. Questo disinnesca il perfezionismo clinico tipico di questi disturbi. Aiutarli ad ampliare lo schema di autovalutazione: facendoli sentire importanti e speciali, nutrendo regolarmente la propria personalità è il miglior antidoto contro i disturbi del comportamento alimentare. Nel caso di un disturbo all’esordio, inoltre, risulta fondamentale essere seguiti da professionisti esperti. I trattamenti devono essere ritagliati in base alle caratteristiche dei singoli pazienti e devono essere accettabili da pazienti e dalle loro famiglie: infatti, nei casi di disturbi che riguardano i minori è importante coinvolgere la famiglia.

Una testimonianza è quella della giovane Influencer e Tiktoker, Carlotta Fiasella, effettuata negli Studi Televisivi de “I Fatti Vostri”. La ragazza ha condiviso con i suoi fan la sua esperienza legata ai disturbi alimentari, che si manifestavano dapprima con una forte anoressia e, successivamente, con una voglia di mangiare praticamente infinita. Quindi ha raccontato evidenziando: “Ho iniziato ad avere problemi col cibo nel 2017, avevo deciso di perdere qualche chilogrammo, sono sempre stata molto magra e facevo danza agonistica, quello è un ambiente non molto bello, ci sono regole rigide, venivi pesata frequentemente… dentro il mio cervello si sono innescati meccanismi strani, sono arrivata a pesare all’apice 36 kg, ero uno scheletro, trasparente, ma la cosa brutta è che io mi vedevo bella, pensavo di dover perdere peso e volevo scomparire”. Carlotta ha riferito: “Sentivo una vocina in base a quanto mi diceva la bilancia, uno strano meccanismo nel cervello, come se ti dicesse che quella cosa non dovevi mangiarla, è come un mostro che non lascia spazio alla vera te. Andavo benissimo a scuola, ero magra, mi vedevo bene, ma mi mancava la felicità. Ci ho messo tanto a chiedere una mano, volevo guarire, non riuscivo a trovare il momento, rimandavo sempre”. Poi la svolta: “Il 13 ottobre scorso è morto mio nonno, ed ho deciso di dire basta, volevo guarire e farlo per lui”.  La conclusione è dedicata al nonno: “Cosa gli direi se lo avessi davanti? Mi manca tanto ma mi ha ridato la felicità”.

Un altro esempio riguarda La Principessa Diana.

In una intervista alla BBC, nel programma “Panorama”, Martin Bashir le chiese a bruciapelo: “Hanno detto che ha sofferto di bulimia. È vero”? “Sì, è vero” rispose Diana. “Ho sofferto di bulimia per alcuni anni. Ed è una malattia che tieni nascosta. Una malattia che infliggi a te stesso perché la tua autostima è al minimo, perché non pensi di valere nulla. Ti riempi lo stomaco 4, 5 volte al giorno—qualcuno lo fa anche più volte -  ma è solo temporaneo. Poi ti viene il disgusto a vedere il tuo stomaco così gonfio e allora te ne liberi”. Quando le chiesero se ne avesse mai parlato con qualcuno nella Royal Family, Diana disse di no. “Deve capire che quando soffri di bulimia ti vergogni profondamente di te stesso, odi te stesso - e poi la gente pensa che tu stia sprecando del cibo, quindi non ne parli con nessuno”, aveva spiegato: “Il problema della bulimia è che il tuo peso resta sempre lo stesso, mentre con l’anoressia dimagrisci visibilmente. E quindi puoi fingere, sempre. Non c’è nessuna evidenza”. Le sue parole schiette, dirette, al tempo scatenarono una reazione violenta in tutto il mondo: era raro che qualcuno parlasse così apertamente di disordini alimentari. E che una personalità così amata e nota in tutto il mondo lo facesse, in quel contesto, rappresentava una vera sfida a un importante stigma sociale.

Personalmente, prima di concludere, ci tenevo a trattare di un avvenimento, inerente a questo tema, che mi ha davvero colpito. Sono stata nel vivo di una altrui sofferenza: ad una mia amica è stata diagnosticata l’anoressia. È stata ricoverata all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine per un periodo che ricordo avvenuto da andato da aprile 2022 a giugno 2022. Quei mesi li ho vissuti anche con diversi tragitti casa-ospedale, quando lei mi chiamava, perché stava male e chiedeva ai medici l’autorizzazione di potermi vedere, mi chiamava e io correvo, a qualsiasi ora: alle 21, 22 o 23 io c’ero. Per quanto io cercassi di convincerla di amarsi e di volersi bene, lei non mi ascoltava e avevo anche notato degli strani tagli sulle braccia e sulle gambe. Poteva, infatti, trattarsi di episodi di autolesionismo. Ricordo che mi diceva che si vedeva le gambe “piene” e quando mi mostrava il suo addome magrissimo, lo faceva con grande soddisfazione; era felice perché convinta che quella eccessiva magrezza fosse la cosa giusta per scomparire e svanire. Mi chiedevo come fosse possibile che una ragazza così bella e piacevole potesse finire in questa delicata condizione. Ragionavo, ragionavo e ragionavo e, all’epoca, non mi riuscivo a dare una spiegazione.

Alla fine lei ce l’ha fatta, ma ancora oggi milioni di ragazze e ragazzi nel mondo muoiono di DCA e noi non possiamo assolutamente ignorare la loro sofferenza in quanto hanno il pieno diritto di vivere con soddisfazione, di amare e soprattutto di volersi un sacco di bene.

Giulia Iridio

IL CHEMSHOW: UNO SPETTACOLO QUASI TEATRALE DI CHIMICA

Il 16 dicembre 2022, abbiamo assistito ad un fantastico spettacolo di chimica; eravamo tutti entusiasmati e non vedevamo l’ora di partecipare. Tutte le classi si sono raccolte nell’Auditorium della scuola e lo spettacolo ha avuto inizio. A presentarlo, sono stati Claudio Tavagnacco, professore e ricercatore presso il dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Trieste, e Victor Tosoratti, responsabile acquisti e approvvigionamento presso l’Università di Udine.

Durante lo spettacolo sono stati eseguiti diversi esperimenti, il primo dei quali ha coinvolto Alessandro, studente della classe 1B, il quale aveva il compito di creare un vortice di un liquido all’interno di una beuta trasparente di vetro. La beuta è stata posata su una piastra magnetica rotante.  Alessandro ha poi versato qualche goccia di colorante a base di acido citrico e  la soluzione all’interno del recipiente è diventata rossa, successivamente, provando a versare qualche goccia di un’altra soluzione a base di ammoniaca,  l’acqua si è colorata di blu. E’ avvenuta una reazione di titolazione acido-base, partendo da una soluzione a base di succo di cavolo rosso. Anche il secondo esperimento ha visto come protagonista Alessandro il quale ha versato in un becher dell’acqua e del colorante rosa e, in un secondo momento, del succo di limone:  l’acqua da rosa è subito diventata trasparente per la presenza di una sostanza chiamata fenolftaleina, che è un indicatore di pH.

Giovanna, studentessa della 2 A, ha partecipato alla successiva esperienza scientifica creando il “dentifricio per elefanti”: ha versato  in un cilindro graduato una piccola dose di sapone e dell’acqua ossigenata, poi, con una siringa, ha versato dentro dello ioduro di potassio. La reazione è stata strabiliante: tutto il composto è strabordato dal recipiente poiché lo ioduro trasforma l’acqua ossigenata in ossigeno facendo espandere il prodotto.

E’ stato poi il turno del nostro spiderman Matteo, alunno di 1 A: grazie a due reagenti liquidi e ad un calzascarpe è riuscito a creare una fantastica ragnatela, il mitico nylon, che è un polimero. Ci è stato spiegato che un collant è composto da 12 km di filo di nylon e che i denari indicano lo spessore del filo.

Armando, alunno di 1B, è stato coinvolto in un esperimento molto complicato, tanto che per eseguirlo ha dovuto utilizzare un paio di guanti anti-congelamento per poter maneggiare con attenzione dell’azoto liquido ad una temperatura di -200° sotto zero. Armando ha versato l’azoto in un becher al cui interno il professor Tavagnacco ha posizionato un palloncino gonfio che immediatamente ha iniziato a sgonfiarsi, fino a ridursi ad un semplice filo. Si tratta della dilatazione termica dei corpi.

I guanti anticongelamento sono serviti anche a Filippo di 3A che ha inserito una banana nel contenitore dell’azoto liquido per due minuti e… voilà!  Dopo poco tempo la banana si è trasformata in un vero e proprio martello che Filippo ha utilizzato per infilare un chiodo in un pezzo di legno.

Gli ultimi esperimenti sono stati ad alto impatto visivo: abbiamo utilizzato il luminol, un composto chimico fluorescente, utilizzato dalla polizia scientifica per rilevare sangue, ferro, cianuro ed altri composti.

                                                             Giovanni Maria Grimaldi

HOW WELL DO YOU KNOW YOUR TEACHERS?

Complimenti ai vincitori della prima edizione del concorso:

Fantini Thomas, Massarutti Cora e Rauni Ilaria.

Volete sapere la soluzione???...

PICTURE 1: prof. Balbusso

PICTURE 2: prof. Comisso

PICTURE 3: prof. Naliato

PICTURE 4: prof. Flaborea

ORIENTANDOCI

Noi ragazze di terza A abbiamo deciso di intervistare alcuni nostri compagni delle terze per chiedere loro quali scuole hanno scelto e come si vedono in un futuro più lontano. A breve, infatti, tutti noi dovremo fare questa scelta importante; abbiamo quindi pensato di testare brevemente quali siano tra i ragazzi delle Dimesse le scuole più “gettonate”.


Giorgia: In che scuola vorresti andare dopo le medie?

Intervistato 1: Vorrei andare all’Uccellis e fare Scienze Umane.

Giorgia: Oltre all’Uccellis, hai pensato ad un’altra opzione?

Intervistato 1: Sì, visto che l’Uccellis è a numero chiuso (accettano un massimo di alunni), se non supererò la selezione, mi iscriverò al Percoto, sempre per studiare Scienze Umane.

Giorgia: Wow! Sembra che tu abbia le idee già molto chiare! Ma cosa vorresti fare dopo le scuole superiori?

Intervistato 1: Vorrei fare o l'insegnante o la psicologa.

Giorgia: Quindi pensi di continuare gli studi dopo le superiori?

Intervistato 1: Sì, visto che l’Uccellis è un liceo, penso che andrò all’ università, ma non ho ancora pensato a quale facoltà scegliere.

Giorgia: Beh, credo che per quello ci sia ancora molto tempo! Grazie per la tua disponibilità: ci sei stata molto utile!


Giorgia: Ciao, tu sei la seconda intervistata, quindi farò anche a te la domanda del secolo: dove ti iscriverai per il prossimo anno?

Intervistato 2: Al liceo scientifico.

Giorgia: Hai già scelto un istituto in particolare?

Intervistato 2: Copernico.

Giorgia: E come mai l’hai scelto?

Intervistato 2: Allora, in realtà ho deciso per esclusione. Una scuola professionale o un istituto tecnico non ho mai pensato di farlo, quindi rimane il liceo. Il classico non sarebbe male, ma il greco non mi convince, l’artistico lo escludo perché non mi piace disegnare, però l’ho sempre trovato affascinante, ho escluso il linguistico, per cui non mi resta che lo scientifico.

Giorgia: Ok, e che lavoro vorresti fare “da grande”?

Intervistato 2: Boh e io che ne so!!!

Giorgia: Fantastico! Pensi comunque di continuare gli studi dopo le superiori?

Intervistato 2: Assolutamente sì!

 

Lucrezia: Che scuola superiore hai scelto e perché?

Intervistato 3: Ho scelto un liceo scientifico. Liceo perché sono brava nello studio e scientifico perché mi piacciono le scienze e perché sono portata per le materie scientifiche.

Lucrezia: Stai considerando altre opzioni?

Intervistato 3: No, sono decisa per questa scelta, anche se mi piacciono molto le lingue.

Lucrezia: Che lavoro vorresti fare “da grande”?

Intervistato 3: Vorrei fare l’astronoma perché mi appassionano molto le stelle e i pianeti.

Lucrezia: Quindi pensi di continuare gli studi dopo le superiori?

Intervistato 3: Immagino di sì, penso che frequenterò l’ università di fisica astronomica.

 

Lucrezia: Che scuola hai scelto di fare dopo le medie?

Intervistato 4: Pensavo il Copernico.

Lucrezia: E perché?

Intervistato 4: Perché sono andata a vederlo e l’ho trovato molto bello, secondo me è una ottima scuola, inoltre mi appassionano molto le materie scientifiche e fin da piccola mi sono sempre piaciute le ore di scienze.

Lucrezia: E che lavoro vorresti fare “da grande”?

Intervistato 4: In realtà vorrei fare la home designer.

Lucrezia: Quindi pensi di continuare gli studi dopo le superiori?

Intervistato 4: Certamente! Penso che di questi tempi l’università sia indispensabile.

 

Giorgia: Ciao! Quale scuola frequenterai il prossimo anno?

Intervistato 5: Penso di andare al liceo scientifico.

Giorgia: Quale?

Intervistato 5: Penso il Copernico.

Giorgia: E perché l’hai scelto?

Intervistato 5: Perché mi piacciono le materie scientifiche e questo tipo di liceo mi apre molte strade per il futuro. Ho scelto il Copernico perché ne ho sentito parlare molto bene e, dopo essere andata a scuole aperte, mi è piaciuto e mi è sembrato adatto a me.

Giorgia: E in futuro che cosa vorresti fare?

Intervistato 5: Sinceramente non ne ho idea. Da piccola ho sempre voluto diventare una stilista, ma mi sono resa conto che è un lavoro difficile. Mi piacerebbe studiare qualcosa che c'entri con la fisica o con la chimica.

Giorgia: Quindi pensi di continuare gli studi dopo le superiori?

Intervistato 5: Sì, penso di essere pronta e abbastanza curiosa per andare all’ università.

 

E questo è tutto, spero che queste interviste vi siano utili per la vostra scelta futura!

Lucrezia Cupitò

Giorgia Grattà

PREMIAZIONI DEL CONCORSO DI FEDERCHIMICA GIOVANI 2021/2022

Il 12 dicembre 2022 la classe 3B della nostra scuola, insieme ad altre classi online dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, ha partecipato, come vincitore per la sezione “Detergenza,” alla premiazione del Concorso Federchimica Giovani edizione 2021/22.

A condurre la cerimonia Chiara Biagini e Matteo Capone, laureati entrambi in chimica, ricercatori e  divulgatori scientifici con un sito nominato “il chimico sulla tavola”. Con l’aiuto di Federchimica, i due ricercatori si impegnano con questi eventi di avvicinare i ragazzi alla chimica, materia che non deve essere vista con timore, ma come un alleato nella vita quotidiana e nel futuro di ognuno di noi.

Prima di presentare gli ospiti della cerimonia, Chiara e Matteo hanno raccontato le loro esperienze scolastiche passate e quelle attuali lavorative.  Chiara Biagini ha frequentato il liceo classico per poi appassionarsi alla chimica grazie ad una lezione a cui aveva partecipato. Terminato il liceo classico si è iscritta alla facoltà di chimica alla Sapienza di Roma per arrivare a lavorare in una azienda chimica nel settore della ricerca.

Matteo Capone, invece, ha frequentato il liceo scientifico tecnologico per poi iscriversi all’Università della Sapienza a Roma. Ora lavora come ricercatore presso l’Università dell’Aquila studiando le reazioni chimiche legate all’attivazione luminosa.

La prima ospite presentata alla cerimonia da Chiara e Matteo è stata una giovane donna, Chiara Barbarito, la quale ha iniziato a spiegare e illustrare le proprie esperienze scolastiche e il suo avviamento al lavoro. Chiara attualmente si trova all’ultimo anno dell’ITS (Istituto Tecnico Superiore) a Bergamo, una scuola di alta specializzazione tecnica post diploma, strettamente legata a quella che è la realtà del lavoro. Gli sbocchi professionali dell’ITS sono davvero tanti, infatti con soli due anni di lezioni si può conseguire una laurea classica. Chiara ci ha raccontato che le scuole superiori tecniche per molto tempo, a causa di pregiudizi, erano rivolte prevalentemente alla popolazione maschile. Chiara ci ha spiegato come sia rimasta piacevolmente sorpresa del fatto che non fosse l’unica ragazza frequentante un istituto tecnico scelto dopo le medie. Come insegnamento ci ha trasferito l’idea che la dedizione e la volontà sono valori più importanti di ogni altra convinzione. Per il futuro Chiara vorrebbe concludere il terzo anno del percorso post diploma, laurearsi e lavorare in un laboratorio di ricerca, sperando in un ruolo molto dinamico.

Alberto Ariosto è stato il secondo ospite, pluricampione italiano delle olimpiadi della chimica, studia chimica presso l’Università Normale di Pisa. La sua passione per la chimica, è nata quasi per gioco, guardando i cartoni animati. Ha iniziato a coltivarla anno dopo anno fino a sbocciare in un bellissimo percorso di studio. Anch’egli ha frequentato l’ITS dandogli la possibilità di specializzarsi in questo ambito. Alberto e Matteo confrontandosi sul fatto di scegliere un liceo piuttosto che un istituto tecnico sono giunti al punto comune che non sia una grande differenza tra I due tipi di scuola e come anche una scuola tecnica sia in grado di preparare gli studenti all’università. Alberto, poi, ci ha spiegato che cosa sia la Scuola Normale Superiore una scuola d’eccellenza con numerosi percorsi universitari con vitto e alloggio gratuiti.

È stato più volte ribadito durante la conferenza che proprio questo periodo rappresenta un momento delicato per tutti gli studenti di terza media in quanto dovranno, a breve, fare una scelta molto importante per il loro futuro. Alberto ci ha suggerito di basarci sulle nostre emozioni e sui nostri sentimenti seguendo le nostre passioni poiché, facendo questo, non sbaglieremo mai.

La decisione è indubbiamente difficile per noi ragazzi di terza e, se dovesse succedere di fare scelte sbagliate, come dice Alberto, non bisogna abbattersi perché c’è sempre una soluzione.

Per concludere questo fantastico incontro, il Presidente di Confindustria Como, Componente del Consiglio Direttivo di AVISA e imprenditore Aram Manoukian, ci ha raccontato l’importanza di investire nella ricerca di nuovi talenti nelle scuole e di attivare relazioni tra scuola e industria. Durante la riunione ha utilizzato un termine coniato da lui stesso, “sensonibilità”, ovvero dare valore ad ogni azione che facciamo, sottolineando come essa si leghi alla chimica nella costruzione di qualunque cosa.

Il Dott. Manoukian ha invitato tutti noi a cogliere l’opportunità di formarci e ci ha consigliato di ascoltare i nostri genitori e insegnanti prima di prendere una decisione così importante.

Al termine delle dichiarazioni di ciascuno, il Dott. Manoukian ha proposto un video nel quale erano rappresentate tutte le scuole vincitrici dell’edizione 21/22, ha fatto i complimenti, a noi e ai nostri insegnanti, per l’impegno e la serietà con cui abbiamo preparato i lavori.  Questo evento si è rivelato importantissimo ai fini dell’orientamento per le future scuole superiori e ci è servito molto ascoltare le esperienze di ragazzi più grandi di noi. Un grande ringraziamento va a tutte queste persone per il loro supporto e sostegno dalla classe 3B.

Grazie.

Giulia Iridio


Qui potete leggere il nostro elaborato!

https://www.federchimica.it/docs/default-source/premio-federchimica-giovani-2021-2022/progetti-vincitori-premio-2021-2022/b00041-cronache-di-una-cucina.pdf?sfvrsn=a1e14d93_2 


Qui potete vedere la cerimonia di premiazioni.

https://youtu.be/ILhPVlYW_rU 

DIMESSE IN SPORT

In questa sezione parleremo di sport, giochi e gare che vedono protagonisti gli studenti del Collegio Dimesse.

Di seguito verranno riportati gli ultimi giochi fatti.

Palla prigioniera

17/11/22 - 2ªA

I componenti della prima squadra sono: Angelica, Liam, Mattia, Giovanni, Sofia G., Dorian, Stefania, Gioia, Sveva, Costanza.

I componenti della seconda squadra sono: Camilla, Davide, Giacomo, Eliora, Giovanna, Caterina, Greta, Lucrezia, Isotta.

Punteggio: pareggio

Schiaccia 3

13/11/22 - tutti contro tutti, eliminazione

I partecipanti sono: Antonio, Caterina 2ªA, Diego, Mattia 3ªB, Mattia 2ªA, Giorgia, Kartika, Cora, Davide 2ªA, Giacomo 2ªA

Ha vinto: Giacomo

14/11/22

I partecipanti sono: Giacomo 2ªA, Dorian, Mattia 3ªB, Davide 2ªA, Diego, Antonio, Federico, Gabriele, Mattia 2ªA.

Ha vinto: Davide 2ªA

17/11/22

Primo round

I partecipanti sono: Mattia 2ªA, Davide 2ªA, Diego, Antonio, Giacomo 2ªA, Christian, Giovanni, Dorian.

Ha vinto: Dorian

Secondo round:

I partecipanti sono: Mattia 2ªA, Davide 2ªA, Diego, Antonio, Giacomo 2ªA, Christian, Giovanni.

Ha vinto: Giacomo 2ªA

18/11/22

Primo round

I partecipanti sono: Giacomo 2ªA, Mattia 2ªA, Davide 2ªA, Dorian, Federico, Gabriele, Antonio

Ha vinto: Dorian

Secondo round:

I partecipanti sono: Mattia 2ªA, Davide 2ªA, Giacomo 2ªA, Giovanni, Federico, Antonio, Gabriele.

Ha vinto: Giacomo

Rubapalla

Scopo: rubare la palla alla squadra avversaria.

Regole:

13/11/22

I componenti della prima squadra sono: Angelica, Liam, Dorian.

I componenti della seconda squadra sono: Gioia, Sveva, Giovanni.

Ha vinto: la prima squadra.

14/11/22

I componenti della prima squadra sono: Caterina, Angelica, Gioia, Giovanni.

I componenti della seconda squadra sono: Liam, Camilla, Francesco, Sveva.

Ha vinto: la prima squadra.

17/11/22

I componenti della prima squadra sono: Angelica, Sveva, Michele, Gioia.

I componenti della seconda squadra sono: Liam, Caterina, Camilla, Isotta.

Ha vinto: pareggio (non si è ben capito chi ha vinto).

Gare ufficiali (fuori scuola)

Tipo di gara:  atletica leggera - corsa campestre

Data: 22/11/2022

Partecipanti della scuola:

1ªA e B: Gianmarco, Alessandro, Edoardo, Matteo, Davide, Sofia, Costanza, Veronica, Beatrice P, Beatrice T.

2ªA, B, 3ªA e B: Filippo T, Sebastian, Davide, Luca, Giacomo, Sara, Kartika, Cora, Lucrezia e Stefania.

Dorian Drigani

Angelica Jermann

  Liam Zamparo  

HOW WELL DO YOU KNOW YOUR TEACHERS?

Picture 1

Picture 2

Picture 3

Picture 4

Look at the pictures below and guess who they are: what features do you recognize?

Match the pictures with the correct descriptions.

If you identify them, write down their names on a piece of paper and put them in the red box:

A. “She’s really energetic and determined. She usually speaks pretty loud but not in a bad way, at least you can always hear her in class! She loves animals especially pets, infact she has two beautiful cats. She prefers salty food and her favourite dish is “stew”. What are her hobbies? Well, I think that she really likes making craftworks and playing volleyball: it’s her favourite sport.”

B. “He’s funny, smart and very friendly. He can always bring a smile on everyone! He could be described as a globe trotter–teacher among the schools he works for. His sense of fashion can be very “peculiar”: let’s say it’s a little bit eccentric! His favourite sport is biathlon and he could die for a really good grilled meat dish.”

C. “She is open-minded and sociable. Not everyone knows it, but she has a rock soul! Her favourite colours are yellow and orange and she likes swimming. Please, don’t be mad at her, but her favourite football team is Udinese! At last but not least, she’s really passionate about cats.

D. “She’s really friendly and confident, even though she’s a little bit clumsy. Infact, during her classes she can’t stop searching for her glasses, whom most of the times she forgets at home! What are her passions? Walking, swimming… Lately, I discovered that her favourite color is Lilac and she’s really passionate about dogs and sweet snacks such as chocolate – she’s definitely a chocoholic. Then, she really loves travelling.”

LE CAUSE DEL CONFLITTO IN UCRAINA

Abbiamo qualche volta sentito parlare dell’Ucraina perché è uno dei maggiori produttori di grano del mondo, perché è il Paese da dove vengono molte delle donne che si occupano dei nostri nonni e perché proprio in Ucraina c’è stato il disastro alla centrale nucleare di Černobyl', una località a circa cento chilometri a nord di Kiev, la capitale del Paese. Kiev dista poco meno di tre ore di volo da Milano. E’ una città molto ricca, con molti negozi di lusso, un bellissimo centro storico, tantissimi giovani che studiano e che si divertono nei tanti locali alla moda che esistono. Fuori dalla capitale però si vive ancora come se fossimo negli anni Cinquanta in Italia: ci sono villaggi di agricoltori con case che hanno un bagno all’esterno, auto vecchie e molti orfanatrofi. L'Ucraina è divisa in 24 regioni e una repubblica autonoma: la Crimea. Tra queste regioni c’è il Donbass, la zona di cui si parla in questi mesi.

In questa zona tutto, o quasi, è a predominanza russa: dalla lingua alla chiesa.

Nel Donbass ci sono cinque milioni di persone e un milione ha il passaporto russo. Lì, parlano la lingua russa e guardano il campionato di calcio russo. A scuola si studia la versione sovietica della storia. In televisione i canali trasmettono programmi in lingua russa. Per molti italiani, il Donbass è familiare grazie alla squadra di calcio, lo Shakhtar Donetsk, che negli ultimi 10 anni ha disputato quasi sempre la Champions League. Noi italiani ne abbiamo sentito parlare perché nell'estate 2021 il club aveva ingaggiato un allenatore italiano, Roberto De Zerbi.

Non è vero che la guerra è iniziata da poco, perché è dal 2014 che nella regione del Donbass c’è un conflitto in corso. Nel 2014, a Kiev, c’è stata una rivolta contro il presidente Janukovyč, amico dei russi. La popolazione condusse una battaglia per chiedere l’adesione all’Unione Europea con manifestazioni nella piazza Maidan. Si crearono degli scontri, ci furono dei morti e il presidente venne cacciato.

A quel punto la Russia, per rispondere a questa iniziativa, si prese la penisola della Crimea, nel sud dell'Ucraina. Da quel momento è partita la mobilitazione anche del Donbass: gruppi militari delle regioni di Lugansk e Donetsk sono riusciti in breve tempo a prendere il controllo di parte della regione, grazie all'appoggio occulto di Putin che ha fornito denaro e armi. Così è stata proclamata la nascita della Repubblica Popolare di Donetsk e la Repubblica Popolare di Lugansk che sono indipendenti dall’Ucraina.

Dopo 13mila morti, città abbandonate e migliaia di civili in fuga, gli scontri si sono fermati – almeno ufficialmente – con gli accordi di Minsk, siglati nel 2015 da Russia e Ucraina. Gli accordi prevedevano il ritorno delle regioni ribelli all'Ucraina, in cambio di maggiore autonomia, ma non sono mai stati rispettati veramente, tant’è che ora il conflitto è riesploso.

A fine febbraio Putin ha riconosciuto, senza accordi con nessuno, la Repubblica di Donetsk e la Repubblica di Luhansk come russe e ha fatto entrare i carri armati in quei territori. Di fatto, però, si tratta di una vera e propria invasione, perché quelle due aree sono a tutti gli effetti dell’Ucraina. In questo modo gli accordi di Minsk sono saltati.

Nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio 2022, alle 4,27 ora italiana, il presidente russo ha annunciato l’operazione militare mentre il consiglio ONU era ancora in corso. L’ha definita una “operazione speciale per smilitarizzare l’Ucraina”.

Ora il mondo attende la fine di questo ennesimo triste conflitto che ha già portato gravissime conseguenze alle popolazioni degli stati coinvolti. C’è anche un problema di crisi umanitaria che coinvolge i paesi più poveri e di conseguenza anche noi: si chiama crisi del grano. In Africa non arriva più, a causa del blocco delle navi, il grano prodotto in Ucraina e così stanno aumentando i Paesi che affrontano delle carestie, che restano senza cibo, aggravando anche la situazione sanitaria degli abitanti. Di conseguenza, molte più persone cercano di scappare dall’Africa verso l’Italia e l’Europa. Dalla fine di maggio sono arrivate in media (secondo i dati del Ministero dell’Interno) sulle nostre coste 300 persone al giorno, che attraversano il mare rischiando la vita.


Giorgia Turco

LE SIEPI

La classe 1B ha affrontato come primo argomento di scienze in Educazione Civica, l’importanza che rivestono gli ecosistemi naturali nella biosfera. La loro conservazione rappresenta uno dei target dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Attraverso azioni mirate si cerca di contrastare la perdita della biodiversità per evitare gravi danni agli esseri viventi.  Come compito di realtà ci é stata assegnata la creazione di un volantino informativo di sensibilizzazione sull’importanza delle siepi come ecosistema agricolo. Le siepi infatti sono i gioielli del nostro paesaggio colturale, sono utili e svolgono differenti funzioni: offrono protezione agli animali, riparano dal vento riducendo la sua velocità del 60%, assorbono i rumori e i gas di scarico delle auto nonché l’eccesso di pesticidi ed erbicidi gettati dei campi agricoli. Un’altra funzione importante delle siepi è quella di difendere il terreno dall’erosione: le robuste radici infatti consolidano il terreno raggiungendo gli strati più profondi e migliorando la distribuzione di acqua nel suolo. Le siepi, dunque, rappresentano un ecosistema ad alta biodiversità sia vegetale che animale; con la loro varietà di specie contribuiscono, inoltre, alla bellezza del paesaggio amplificandone la valenza storico-culturale. 

Gemma Muraro

OROSCOPO DEL MESE DI NOVEMBRE

Ormai novembre è passato…non vi resta che verificare se avevamo ragione!

1. Ariete

Nel mese di novembre le relazioni saranno al centro della vostra vita, ci saranno nuovi ed interessanti incontri.

Il mese passerà in modo scorrevole e, nelle ultime settimane, sarà molto dinamico.

Dal punto di vista lavorativo potreste dare prova di estrema lungimiranza; la salute di mente e corpo è al top.

2. Toro

Questo mese sarà molto impegnativo a causa di incomprensioni e imprevisti. Sentimentalmente potreste far fronte ad un periodo di forte confusione con probabili punte di nervosismo. Nel campo lavorativo sarete organizzati e pazienti.

Poiché sarete stanchi e nervosi avrete bisogno di tanta attività fisica: un toccasana per il vostro corpo.

3. Gemelli

In questo periodo sarete dinamici e vi prenderete cura dei vostri interessi personali e familiari. Vivrete l’amore con grande entusiasmo. Non siate impazienti per quanto riguarda i soldi e siate precisi e concentrati: con un po’ di cautela eviterete ogni insidia. Per quanto riguarda la salute sarete pieni di energia e grinta: attenzione però alla rabbia.

4. Cancro

Novembre vi regalerà attimi emozionanti e momenti deliziosi da condividere con le persone che amate. Potrete contare sulla vostra creatività e raggiungere i risultati desiderati. L’ energia mentale sarà eccellente mentre quella emotiva sarà eccessiva.

5. Leone

A novembre la vostra pazienza sarà messa a dura prova da uno stato di confusione e irritazione.

Siate calmi davanti alle provocazioni. Per quanto riguarda l’amore, nella prima parte del mese potrebbero crearsi situazioni spiacevoli mentre, nella seconda, sarete pervasi dal sentimento!

Buone l’energia e la salute.

6. Vergine

All’inizio del mese vi sentirete bene con voi stessi e avrete le idee chiare su come migliorare la vostra vita. Le emozioni si coloreranno di sfumature più dolci e vivrete delle belle storie d’amore. Mercurio detterà i ritmi della vostra agenda professionale ed anche dell’attività mentale. Attenzione al denaro e agli investimenti! La vostra energia mentale diminuirà ed aumenteranno confusione e stress.

7. Bilancia

Questo sarà un mese denso di novità, occasioni e opportunità! Dimostrerete, con il sorriso, il vostro carattere combattivo ed energico. Novembre si annuncia come un periodo ideale per migliorare la vostra vita e costruire un futuro con il vostro partner. Con tutte queste energie la vostra efficienza migliorerà e a fine giornata raccoglierete novità succose. Per quanto riguarda l’estetica ci saranno dei cambi look, dei favolosi cambi di look!

8. Scorpione

Nel mese del vostro compleanno ci saranno imprevisti e situazioni inaspettate. Potrebbe essere un periodo intenso, ricco di novità ed emozioni che rappresenteranno un trampolino di lancio verso importanti cambiamenti. Saprete gestire con abilità i vostri impegni e potrete dribblare le potenziali insidie grazie alla vostra serietà ed affidabilità.

Energia e vitalità saranno sufficienti.

9. Sagittario

Novembre sarà un mese a due velocità: inizierete con nervosismo e fiacca ma lo concluderete in modo frizzante. Non vi sentirete capiti dal vostro partner a causa di una mancanza di empatia.

Il vostro impegno rimarrà costante e sarete pronti a cogliere la minima occasione per voltare pagina. Nervosismo e irritabilità.

10. Capricorno

Vi aspettano ore piacevoli nel tempo libero, per conoscere nuovi amici e godervi dei fine settimana alternativi. Per quanto riguarda l’amore ci sarà un tripudio di aspetti positivi: molte saranno le chance di essere felici.

Non abbiate paura di volare alto con la fantasia e immaginare traguardi sempre più impegnativi.

Non godrete di una vitalità dirompente, ma la vostra energia mentale raggiungerà ottimi livelli.

11. Acquario

Novembre non inizierà con il sorriso a causa di alcune discussioni.

Eventi, novità ed emozioni saranno in grado di descrivervi.

Nella prima parte del mese potrete cogliere ottime occasioni professionali. Nella seconda parte sarete praticamente inarrestabili.

12. Pesci

Pimpanti, comunicativi e intuitivi, queste sono le qualità chiave di questo vostro periodo. Il quadro generale sarà movimentato e ricco di novità. Eccellenti prospettive per la carriera ed il denaro.

Godrete di energie mentali ed emotive sufficienti, in arrivo, però, possibili nervosismi.


SEGNI FORTUNATI DEL MESE:

Se siete giunti fino a qui con la lettura vuol dire che siete curiosi di sapere quali sono i segni più fortunati di questo mese. Ecco i primi quattro in classifica:

1. Toro

In questo periodo inizierete a parlare un po’ di più ma mi raccomando: soltanto quando siete a ricreazione (non vorrete mica una nota!).

2. Leone

Questo è il momento adatto per risolvere ogni situazione senza esitare (avete per caso litigato con un amico o un'amica?)

3. Scorpione

Siete in questa lista non solo perché siete nati in questo periodo ma anche perché, in questi giorni, riceverete molte attenzioni: se volete un attimo di tregua cercate di trovare un momento per riposare in santa pace.

4. Aquario

Questo è il momento per far sentire le vostre idee, fatevi notare!

COPPIE: 

Siamo giunti alla conclusione: ecco a voi la coppia del mese:

Vergine e Bilancia!

Il rapporto amoroso tra VERGINE e BILANCIA è il perfetto incastro di due tasselli provenienti dallo stesso puzzle. Entrambi sono alla ricerca di sicurezza, condividono il particolare orientamento verso la bellezza e la cultura. Sia vergine che bilancia hanno una forte considerazione per i beni materiali. Il segno della vergine è attratto dalla diplomazia che la bilancia dimostra nelle varie situazioni; la bilancia apprezza la tendenza della vergine all’ordine e alla praticità. Il punto di forza di questo rapporto è il rispetto che tiene legati i due segni e che si rivela più forte di qualsiasi incomprensione. Questa coppia di segni può aspirare a costruire un rapporto stabile e duraturo.

Ci vediamo il prossimo mese.

Baci stellari!

Laura Bertoni

Giulia Iridio

Laura Marinelli

LA SETTIMANA MATEMATICA 

LO SAPEVI CHE…

Il primo ad aver scoperto o inventato lo zero è stato un grande matematico indiano, Brahmagupta, vissuto tra il 598 e il 668 dopo Cristo. In un suo celebre libro propone, secondo lo storico Carl Boyer, «il primo esempio di aritmetica sistematica comprendente i numeri negativi e lo zero».

Per molto tempo i matematici hanno considerato lo zero come un’”assenza di numero”. Solo più tardi la matematica indiana sarà la prima a includere lo zero nel suo sistema di numerazione.

(da scienzainrete, “Breve storia dello zero. E di un contagio” di Piero Greco)

PASSIAMO ALLA PRATICA…

RIESCI A TROVARE LA STELLA?

GITA A GRADO E AQUILEIA

Cari lettori,

vorrei parlarvi della gita che le classi seconde del nostro Istituto hanno fatto a Grado ed Aquileia un paio di settimane fa.

Siamo partiti in pullman intorno alle ore 8.15 e, verso le ore 9.00, siamo arrivati ad Aquileia e ci siamo fermati per una pausa merenda: c’era chi chiacchierava, chi improvvisava balletti, chi elemosinava la merenda da altri compagni e chi giocava a briscola.

Subito dopo abbiamo iniziato un tour guidato della Basilica di Aquileia, che è stato molto interessante ed istruttivo.

Siamo poi ripartiti alla volta di Grado e siamo arrivati per l’ora di pranzo.

Abbiamo mangiato il nostro pranzo al sacco portato da casa e poi un bel gelato, dopodiché abbiamo fatto una foto di classe sulla diga e abbiamo visitato la Basilica di Grado: una nostra compagna ci ha spiegato le caratteristiche della chiesa e la sua descrizione è stata arricchita dai dettagli forniti dal prof. Naliato.

Infine siamo ritornati a Udine abbastanza stanchi, ma felici.

È stata una bellissima gita!

Isotta Tomè

MATRIMONIO IN VISTA

Il giorno 26 novembre alle 10 : 30 si celebrera’ il matrimonio tra il nostro caro professor Matteo Del Fabbro e Francesca.

Gli abbiamo rivolto alcune domande:

1. QUANDO VI SIETE CONOSCIUTI?

Nel 2015 ad un incontro di pastorale giovanile nel contesto della parrocchia.

2. DOPO QUANTO TEMPO LE HA CHIESTO DI USCIRE?

Dopo tre anni, nonostante fossi interessato a lei già da un po'.

3. QUALI INTERESSI E PASSIONI AVETE IN COMUNE?

Ci piace molto la musica, infatti suoniamo insieme la chitarra. Ci piace andare in montagna, immersi nel verde, e viaggiare. Un altro interesse comune è la cucina.

4. COME LE HA FATTO LA PROPOSTA?

A gennaio nella romantica spiaggia di Lignano, al tramonto. Atmosfera più che perfetta.

5. QUAL E’ STATA LA SUA REAZIONE (DI FRANCESCA)?

Era molto contenta, nonostante sapesse già che sarebbe successo. Poi siamo subito andati a raccontarlo alle famiglie, rimaste entusiaste della notizia.

6. COSA POSSIAMO SAPERE IN ANTICIPO DELLA CERIMONIA?

Il prof Matteo Naliato, un mio caro amico (nonché nostro professore di religione) , canterà nel coro . Parlando di testimoni : i miei saranno due amici d'infanzia , mentre per Francesca sua cugina e una sua cara amica.

7. DOVE ANDRETE IN LUNA DI MIELE? MARE O MONTAGNA?

Prima andremo tre giorni in montagna. Durante le vacanze estive, faremo la vera e propria luna di miele. (NO SPOILER) Non abbiamo ancora deciso il luogo, siamo ancora indecisi.

FACCIAMO TANTI AUGURI AL PROF E A FRANCESCA! (E SPERIAMO DI SCOPRIRE COM’E’ L’ABITO DI FRANCESCA)

P. S. = Francesca sei una donna fortunata!


Ginevra Giatti

Vanessa Miscoria

Amelie Senici

Angelica Ventulini

GITA A CASTELMONTE

E’ stata la prima gita dell’anno ed è stata memorabile! Tra foto sfocate, look fantastici, pioggia scrosciante e discorsi seri ce n’è per tutti i gusti.

Il punto forte della gita doveva essere la passeggiata tra i boschi, ma, probabilmente a seguito delle preghiere dei più pigri, il destino ci ha riservato una giornata di pioggia inarrestabile.

Siamo arrivati in autobus e, inevitabilmente, è iniziato a piovere quindi ci siamo rifugiati sotto i portici dove ci siamo messi a chiacchierare del più e del meno.

Successivamente siamo passati ad un’attenta analisi del fantastico look del prof. Naliato, che però non poteva essere messo a confronto con quello imbattibile della gita a Grado dell’anno scorso.

All’improvviso sembrava che avesse smesso di piovere, quindi abbiamo deciso di andare a gironzolare su e giù, in attesa della messa, ma, sfortunatamente, la pioggia si è ripresentata prepotentemente e ovunque si potevano vedere persone ammassate sotto un unico ombrello per ripararsi.

Ci siamo poi avviati in chiesa dove abbiamo potuto assistere alla strabiliante lettura di suor Ivana.Dopo canti, un paio di intoppi e qualche risata siamo scesi nella cripta e abbiamo trovato un libro su cui poter scrivere i nostri nomi e le nostre preghiere.

Siamo usciti, poi, a far merenda e ci siamo messi a parlare con i proff. di poesie e degli esami che si stanno avvicinando, giusto per allentare la tensione!

Suor Ivana ci ha comunicato che saremmo potuti andare a mangiare qualcosa al baretto di fronte alla chiesa oppure ad acquistare un piccolo ricordo al negozietto lì vicino, ma che saremmo dovuti tornare ad un’ora stabilita: guai a chi faceva tardi!

Appena ricevuta questa notizia la maggior parte delle persone si è fiondata nel negozietto di souvenir: alcuni di noi sono usciti da lì con bottini ricchissimi!

Ci siamo recati tutti al bar a prendere un caffè o dei toast appena sfornati (solo per i più fortunati!).

Dopo lo shopping sfrenato, siamo tornati nel piazzale principale dove abbiamo fatto la foto finale grazie alle doti da coordinatore e fotografo del prof. Di Giusto.

Tornando verso gli autobus abbiamo potuto assistere alle cadute di svariati compagni a causa delle strade di ciottoli completamente bagnate.

In corriera abbiamo cantato le hit estive ed abbiamo continuato a parlare con i professori degli esami per farci promettere che “non ci mangeranno”! Alcuni di noi hanno cercato di convincere i proff. a non interrogare in cambio di dolciumi e cioccolato.

Una volta tornati a scuola abbiamo parlato della gita e al suono della campanella ci siamo precipitati giù dalle scale, stravolti ma felici!


Lucrezia Cupitò

Giorgia Grattà